A Milano, in sella ad incontrar la STELLA!

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OVERBOOKING FRA RECUPERI E LASCIATE , ORDUNQUE SIAM PARTITI  E SIAMO IN SEI

Monte Stella, graziosa collinetta artificiale regalata a Milano dalle macerie della guerra, dedicata alla sua donna Elsa Stella dall’architetto Piero Bottoni che l’ha progettata.

Ebbene sì, alla quinta uscita abbiamo sperimentato l’overbooking: molte più adesioni del numero ottimale dei partecipanti fissato in 8.
Grande successo – oh che entusiasmo! – ma anche dispiacere per la panchina della lista d’attesa. Poi però, figli affamati e birbanti nipoti hanno rimesso le cose a posto e il pranzo della domenica ha avuto la meglio! Tiranna la domenica per le uscite che diventano un arruffato gomitolo di posso, potevo, non posso più.
In sei indomiti, alla fine, siam partiti decisi a conquistar la bella Monte Stella percorrendo percorsi ciclabili protetti e altri delimitati su sede stradale, senza pericoli perché la domenica Milano accoglie  con il silenzio sonnolento del giorno di festa.
C’è da affrontare,  ben lo sappiamo, quel “gran premio della montagna” che è il cavalcavia ciclabile che oltrepassa la ferrovia di Rho per arrivare alla Fiera: ripido sì  ma mai erto come la salita che ci porterà alla vetta della Stella.

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E allora pronti partenza, Via!, come dicono i bambini e noi come loro con i pedali al vento in una limpida mattinata novembrina: dopo la Fiera la gradevole ciclabile di Pero, e subito la pista delimitata dalla striscia gialla di via Gallarate che sembra di essere in Arese e invece siamo a Cascina Merlata e poi improvvisi ecco i pioppi, gli olmi e i magnifici bagolari che fanno cornice alle pendici dei 50 metri della vetta.

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Girando col naso all’insù nella circolare esterna prendiamo un sentiero che deciso sale, sale, sale, accidenti come sale e già c’è chi con drastica autovalutazione desiste e sale a piedi, chi più testardo arranca affannato prima rosso e poi violaceo in viso fino a dichiararsi vinto e chi insiste più per testardaggine che forza fisica ma uno solo arriverà però non va detto chi sarà.

Siamo stanchi ma contenti e arriviamo finalmente tutti su a rimirar la stella.

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… e non si dispiaccia il grande Rodari se ai suoi  “ i nomi delle stelle sono belli: Sirio, Andromeda, l’Orsa, i due Gemelli”  aggiungiamo Monte Stella.

Alla prossima e pedali al vento!

Autore articolo: Massimo Comi

5 thoughts on “A Milano, in sella ad incontrar la STELLA!”

  1. Ai complimenti per la splendida e… pedalante iniziativa da te promossa, già fatti tempo fa da un ormai anziano giornalista assai invidioso di non riuscire a infilarsi nel gruppo e muoversi nel Parco della Groane, tra Villoresi e Lura (adducendo la giustificazione di impegni con nipotini, attività Uni Ter, varie e indifferibili altre, quando purtroppo sono le mal funzionanti zampe a concedermi giornaliera mobilità limitata tra le strade aretine… ) vorrei ora aggiungere un BRAVISSIMO per il bellissimo, coinvolgente articolo sulla passeggiata al Monte Stella, così ben descritta e illustrata!
    Alla prossima, appena possibile, e… WWW pedali al vento!
    Giorgio Dugnani /Dug)

  2. Piera Cannizzaro

    Le tue cronache, Massimo, sono sempre coinvolgenti, per la vivacità del racconto e la particolareggiata descrizione dei vari momernti delle vostre biciclettate.
    Beati quelli che vi partecipano!
    Io mi limito a seguire il percorso con la fantasia, guidata dal brio “spumeggiante” delle tue parole.
    E (dicamolo!) non ci fai mancare neppure … un tocco di poesia.
    Piera

  3. Bravo Massimo e…bravi tutti i nostri esploratori della domenica, che ci regalano attraverso le parole “spumeggianti” (Piera non poteva definirle meglio) del loro “dux” delle belle parentesi di serenità.
    Continuate a farci conoscere nuovi angoli dove ancora la natura fa la sua parte.
    Alba

  4. Buona l’idea di una pedalata alla Montagnetta e bello il percorso. Giusto quindi l’entusiasmo dei partecipanti e di Massimo che l’ha organizzata. Io ero stato già con Massimo questa primavera e mi ha ricordato quando, più o meno quindicenne, si partiva dalla bellissima fontana di Piazza Giulio Cesare,nostra pista di bici e pattini, e via per il percorso verso l’autostrada fino alla vecchia Alfa e poi dritti alla Montagnetta. Allora cumulo di macerie e piste di camion che ancora scaricavano terra e macerie.I segni dei bombardamenti erano ancora ovunque, e fra le macerie giocavamo.Era per noi una vera avventura: oggi invece si possono ammirare, oltre a San Siro, i grattaceli di City Life, proprio da dove noi allora partivamo. UGO

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