MTB ADDA + AORTA giugno 2017

 

Arese, giugno 2017

 

SIAMO CINQUE +  SEI + UNO, IL CAPO DEL RADUNO
x  DUE  PERCORSI  OLTRE I CONFINI SEGUENDO L’ACQUA

Il caldo incalza e allora ci vuole acqua ! Così l’acqua è il filo conduttore che ci accoglie e ci accompagna in queste due uscite: la 23 risalendo l’Adda, la 24 su e giù per il periplo del lago d’Orta.
La prima acqua – quella di fiume sonnolenta o  turbolenta –  è testimone di ingegneria idraulica  e di archeologica architettura delle  centrali elettriche.
Affrontiamo  la via  da Trezzo d’Adda. A Imbersago  una gentile traghettatrice  ci porterà a vivere le emozioni di Leonardo (sì quel da Vinci) quando vide per la prima volta il traghetto e ne restò affascinato –  già pare  proprio che non fu Lui ad inventarlo. Attraversato il fiume, cambiato argine: risalita la sponda sfidiamo  una veloce discesa giù giù fino al ponte di Brivio che segna il culmine del percorso.
Una sosta golosa e ristoratrice con risotto e pesce persico in un piccolo bar  con cucina e l’ostessa carina –  ah come  mi riporta alla spensieratezza  dell’infanzia quando su queste stesse rive mangiavo pane, salame e pesciolini  nei cosiddetti allora casottelli – ci predispongono al rientro tra rive lussureggianti di vegetazione e uccelli acquatici multicolori.
Cinque  i ciclisti fiumaroli.

SE CINQUE  I CICLISTI FIUMAROLI, SEI E DIVERSI I CICLISTI LACUSTRI

Qui, sull’ ORTA, ci viene incontro un tracciato ardito, sconosciuto a me capo del raduno e preoccupato perché nella realtà è ben più che  impegnativo di quanto la carta non racconti. 40 i Km  del  periplo e 800 i m  di dislivello totale da affrontare: altro che ciclabile delle Groane qui si fa sul serio.

Il lago, dal lido di Gozzano punto di partenza, si espone placido ed elegante, signorilmente assente non si increspa al nostro passaggio e noi con impaziente ed entusiastica  energia  cominciamo a pedalare.

Non è certo  il classico giro da  frotte di ciclisti da strada bensì da veri Mountain Biker seguiamo un percorso sterrato che lambisce le rive, passa tra ville eleganti, gira improvviso attorno a muri di cinta diroccati e si lancia in sentieri ombrosi di boschi invasi da felci giganti e alberi secolari, si innalza sulla costa per offrirci spunti panoramici sorprendenti  e strappi improvvisi e verticali che ci costringono a spingere la bicicletta a mano. Attraversiamo paesini silenti e deserti,  i pochi passanti sono tedeschi e inglesi intenditori (si dice) di bellezze lacustri e ancora spiaggette nascoste con  i primi bagnanti stesi al sole.
Il percorso, pur faticoso per l’incessante sali e scendi,  si rivela  affascinante, magnifico per il panorama … e così un’idea mi investe: ora che la via  è sperimentata, chissà come sarà ripercorrerla in autunno quando il  foliage renderà variopinta la vegetazione  arricchendo  la bellezza del multicolor ?

Pedali al vento buona estate a tutti.

Autore articolo e immagini: Massimo Comi

4 thoughts on “MTB ADDA + AORTA giugno 2017”

  1. Avatar photo
    Alessandro Bossi

    Grazie Massimo, nostro indomito ed entusiata condottiero!
    All’inizio non avrei creduto in un così bel successo dell’iniziativa, ma la formula è ben studiata e capace di attrarre i neofiti e gli audaci su percorsi sempre interessanti.
    Una meritata pausa estiva e poi ci rivedremo a settembre dando ancora maggior risalto e ufficialità nell’ambito dell’UNI TER all’iniziativa.

  2. Piera Cannizzaro

    Ogni gita è una scoperta
    e rimango a bocca aperta
    mentre seguo da vicino
    l’avventura del cammino.

    Vedo corse giù in discesa,
    la salita che un po’ pesa …
    e poi curve, e vie alberate
    da quel verde circondate.

    Filtra il sole tra le foglie
    e se il caldo pur ti coglie
    pensi al fiume che t’aspetta
    e pedali con più fretta.

    Ecco l’acqua, ed è un piacere
    quella sosta, lì a vedere
    e ti sembra un gran miraggio
    pronto a dar forza e coraggio.

    E la voglia certo sale
    d’un bel tuffo, almen virtuale
    come questa pedalata …
    al computer accomodata.

    Piera

  3. Paola Toniolo

    Cari Massimo & Co.,
    le vostre imprese hanno persino ispirato la Poetessa ufficiale dell’UNI TER!!!
    Con cui mi complimento per le sempre piacevoli rime!

    Il mio elogio non va solo per queste specifiche iniziative, ma soprattutto a Massimo per l’originale idea, il grande impegno profuso e il coinvolgimento che è riuscito a creare fra i tanti appassionati di bicicletta presenti nella nostra Associazione …che ormai non si pone più confini!

  4. Fabrizio Resmini

    Sono neo pensionato e quindi anche nuovo partecipante alle iniziative Uniter durante la settimana. Una delle prime che ha attratto il mio interesse è stata UniBike perchè da sempre amante della bicicletta. Devo però dire che la mia passione riguardava la bici da corsa mentre con maestro Massimo ho potuto conoscere e apprezzare la MTB e il piacere di tanti percorsi in luoghi per me sconosciuti, ma incredibilmente belli e interessanti. Grazie Massimo per questa opportunità per me e più in generale per questa iniziativa. La cosa bella che ho anche apprezzato è stato il piacere di incontrare tante persone piacevoli e simpatiche con le quali non solo pedalare ma anche parlare, scherzare e pranzare insieme. Se questo è solo l’inizio della mia pensione sono ansioso di provare tutte le altre opportunità che mi aspettano e sicuramente non sarò uno di quelli che dirà che da pensionato si annoia e non sa che fare :-))

Comments are closed.

Scroll to Top