Quarzi “diamantini” a Selvino (BG)

Il quarzo come sapete è uno dei minerali più diffusi, quasi tutti noi abbiamo una vetrinetta con qualche pirite, qualche calcite e sicuramente qualche quarzetto.
Il quarzo può essere di colore ametista (violetto), citrino (giallo), madera (marrone), fumè (grigio affumicato) e ancora ialino, cioè quando è limpido e trasparente.
Al giorno d’oggi le possibilità di trovare minerali da collezione estetica (nel nostro caso quarzi) sono un pochino ridotte, tuttavia facendo alcune gite in alta montagna, in Valle Formazza, o sui Ghiacciai del Monte Bianco (il Ghiacciaio del Miage in particolare) è ancora possibile trovare qualche bel quarzetto da mettere in esposizione.
Nell’abitato di Selvino nella Bergamasca, mi è capitato di svolgere alcune volte una ricerca particolare…..
Infatti dove ci sono cumuli di terra nei vari boschetti a ridosso del paese, ma anche dove vengono effettuati degli scavi stradali, si possono trovare dei piccolissimi quarzetti, molto ma molto limpidi, per questa caratteristica denominati appunto “quarzi diamantini”.
Questi quarzetti son molto limpidi per cui la gita è più produttiva se svolgete la ricerca il giorno seguente a una giornata piovosa, questi limpidissimi soggetti brillano nella terra che li ospita e sono più facili da ritrovare.
Certo è difficile trovare degli esemplari grandi, ce ne sono a volte, ma sono rari, occorre accontentarsi di quello che si trova con la ricerca nella terra, oltre a questo vi garantisco che il mal di schiena è assicurato per questa simpatica gitarella.
Comunque pur essendo piccini questi “diamantini” sono perfetti mostrano prismetti e bipiramidi ben fatte.
E sono quasi sempre biterminati, insomma dei piccoli “diamanti” da collezione.
Ovviamente se lo potete fare e avete qualche nipotino ghiotto di questi piccoli minerali, è una gitarella da fare assolutamente.

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Autore articolo e foto: Domenico Preite

7 thoughts on “Quarzi “diamantini” a Selvino (BG)”

  1. Piera Cannizzaro

    Non sono una collezionista di minerali, nè una conoscitrice (devo dire anzi di esserne completamente digiuna).
    Mi ha affascinato comunque la tua descrizione, per l’amore con cui ne parli.
    Per di più, l’ambiente in cui racconti di aver svolto alcune ricerche dei piccoli quarzi (o “diamantini”) è la montagna, che io ho sempre amato.
    Sarà senz’altro interessante la tua conferenza di giovedì prossimo.
    Piera

  2. Non sapevo che l’ametista appartenesse alla famiglia dei quarzi e non sapevo che ce ne fossero di colori diversi.
    C’è una “scienza” che attribuisce ad ogni pietra una caratteristica particolare, per cui può essere abbinata alle attitudini di ciascuna persona.
    Credo che il mondo delle pietre sia molto complesso e, come dice Piera, affascinante. Sicuramente la loro ricerca, anche se faticosa, è piacevole perché si svolge in montagna, nei boschi e ci permette di essere a contatto con la natura.
    Alba

  3. piera argelà

    Domani vorrei esserci! Purtroppo la tua conferenza coincide con un mio impegno di volontariato.
    Mi accontenterò, se ci riuscirò, di venire in ritardo.
    Grazie comunque. Spero di arrivare in tempo per farti le congratulazioni che senz’altro meriterai….

    Piera A.

  4. Capisco l’entusiasmo e la passione che mostra Domenico per i “quarzini” che coronano le sue gite in montagna perché anch’io, camminando per i boschi, sono sicuro di avere gli stessi schizzi di adrenalina e di endorfine quando “inciampo” su un bel porcino!
    Cosa c’entra il porcino col quarzo, direte voi. C’entra, c’entra, non tanto per il valore venale che gli si può attribuire, ma per la gratificazione che ti dà il ritrovamento e l’orgoglio per il colpo d’occhio che l’ha scoperto fra i ciuffi d’erba o ai piedi di un abete o ai bordi di un sentiero e che ti fa esclamare: “…è lui…!” appena lo vedi e ti fa mettere il ginocchio a terra per coglierlo con la massima cura, senza danneggiarlo e ripulirlo sul posto per restituire al terreno il micelio e le spore e addirittura fotografarlo. E intanto ricostruisci dentro di te l’indizio che ti ha portato al ritrovamento o la descrizione mirabolante che farai ai tuoi amici, la sera, di fronte al grappino ristoratore delle fatiche della giornata!
    Bene, sono sicuro che anche Domenico è percorso dalle stesse emozioni e le emozioni, che vengano da un quarzino o da un porcino, sempre emozioni sono. Ed è quello che conta!
    http://uniterinsieme.altervista.org/wp-content/uploads/2016/01/porcino1.jpg
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    Emilio.

  5. Piera Cannizzaro

    Posso solo immaginare la grande gioia di Emilio e Domenico alla vista di quel “tesoro”, che loro cercano con tanta passione, e tanta e tanta cura.
    Noi, semplici escursionisti, proviamo comunque un’intima emozione, vedendo un fiore di montagna in una radura o su una roccia.
    Così pure scorgendo da lontano un camoscio, che appare immobile, quasi statuario.
    Certo nel nostro caso non c’è il gusto della ricerca e della raccolta, ma la montagna ti offre ad ogni angolo qualcosa che ti sorprende e ti emoziona.

  6. Maria Giovanna

    la tua conferenza di giovedì scorso è stata veramente grandiosa, molto interessante e gioia per gli occhi. Inoltre la tua passione, che traspariva da ogni tua parola,ci ha veramente coinvolti, tanto che l’ora e mezza è volata e saremmo stati ad ascoltarti ancora per ore. E che dire poi del quarzo “diamantino” che hai generosamente offerto a tutte le signore presenti!
    Un’ amabile gesto molto, molto apprezzato! Grazie di cuore!
    Maria Giovanna

    !

  7. Beh in effetti siccome con l’aiuto di Piero “il finto ladro di diamanti” e di Francesca dovevo dare ad ogni fanciulla presente alla conferenza un “quarzetto diamantino”, ho dovuto per forza pubblicare quell’articoletto sui quarzi del Selvino.
    Per fare la conferenza “bene e come piace a voi” ho dovuto fare delle scelte e delle ricerche.
    Infatti la mia passione è legata esclusivamente ai minerali, e come ho fatto notare in particolare a quelli piccoli e rari, certo ho anch’io le mie belle vetrine piene di cristalli grandi, ma questi sono ormai introvabili a meno di non andare in qualche località montana, molto in alto in Formazza o nei Ghiacciai del Monte Bianco, oppure al Monte Cervandone ed ancora in Valle di Vizze, è diventato quasi impossibile reperire minerali cristallizzati da aggiungere alle vetrinette dei minerali estetici.
    Quindi come dicevo prima, ho fatto delle scelte e molto volentieri, ho lasciato poco spazio ai miei piccoli gioielli per fare posto alla descrizione delle gemme, cercando alcune specie che si prestavano a questo gioco, di sicuro il diamante, poi il corindone (rubino e zaffiro), il berillo (acquamarina e smeraldo) e ancora la tormalina.
    Inizialmente l’idea era di abbinare ai minerali soltanto le gemme, ma poi la Paola (che comee persona è “un vero gioiello”) mi ha suggerito di aggiungere i gioielli, all’inizio non ero così convinto, ma poi quando ho fatto le ricerche su internet ed ho iniziato a trovare delle cose curiose, delle leggende e altro che poi vi ho mostrato mi sono convinto che la strada era giusta e ne è venuta fuori la presentazione, che come sapete potete scaricare qui dal nostro sito Web.
    Questa cosetta mi è piaciuta tanto da illuminarmi per il lavoretto che vorrei presentare tra un paio d’anni, dove aggiungerò di sicuro gioelli e collezioni famose storiche ed attuali andando a vedere anche popoli antichi come i Romani e di sicuri gli Egizi.
    Vorrei anche raccontarvi di alcune “cose” legate alla cristalloterapia, ma li non ho trovato nulla di certo, anzi ho trovato affermazioni un po’ contraddittorie, per esempio ci sono testi (è un esempio solo per spiegare non è reale) che possono abbinare l’ametista al segno di pesci e la ematite alla vergine, poi leggi un altro libro e vedi l’esatto contrario.

    Altre ricerche potrebbero svolgersi sui cristalli più grandi come quelli clamorosi dei cristalli di gesso rinvenuti nelle grotte di Naica e fortunatamente non asportati dal loro sito originale, ebbene questi cristalli sono davvero giganteschi spesso alti anche più di 4 metri !!!
    Tornando alla cristalloterapia poi ci sono delle storie che vorrei scovare sulla influenza di alcuni minerali sulla vita e sulla salute e su altro ancora, magari lasciandovi nel solito dubbio (che ho anch’io del resto) sul crederci e non crederci.
    Ciao e grazie a tutti (anche al risotto con i porcini !!!)

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