Quelle voci coinvolgenti
nel silenzio dei presenti
ti trasportano lontano
in un piccolo aeroplano.
E’ una pagina di storia
da scolpir nella memoria:
un’impresa portentosa
e di certo generosa.
Ci troviam nel dopoguerra
con l’Italia messa a terra
e che or si dà da fare
per potersi sollevare.
Ci son bimbi assai provati
dalle bombe mutilati
che han bisogno di più cure
e di affetto, e di premure.
E c’è un grande Sacerdote
che li accoglie e i cuori scuote
per l’aiuto a quei bambini
detti i suoi “mutilatini”.
Gli altri due protagonisti
aviatori e giornalisti
son amici già affiatati
per di più spericolati.
Nasce allora questa impresa
a raccoglier fondi tesa:
una lunga trasvolata
che non s’era mai tentata.
Su un aereo da turismo,
mossi certo da altruismo,
i due affrontano quel viaggio
che non sembrerebbe saggio.
La partenza è qui a Milano
ma l’arrivo assai lontano
Buenos Aires è la meta …
e la fine sarà lieta.
Ma tornando ai narratori,
questi nostri relatori
san davvero catturarti,
nel racconto trasportarti.
Anche il titolo ideato
io direi proprio centrato,
e in quel piccolo aeroplano
batte quasi un cuore umano.
Messo lì fra quei tre grandi
a me pare ci domandi:
“Non vi sembra un bel messaggio
di altruismo e di coraggio?”
Autore articolo: Piera C.
Tante grazie amica Piera
devi esser proprio fiera
del tuo tenero commento
che mi fatto assai contento
e se pur ridosso all’osso
mi ha davvero assai commosso.
Siamo noi tutti a doverti ringraziare, Lionello, per le emozioni che hai saputo suscitare coinvolgendoci nel racconto, insieme a Laura e Monica.
Grazie davvero.
Quando interpreti di alto livello culturale si impegnano nella narrazione della realtà storica (Laura) e nella esposizione della stessa in formato teatrale (Monica e Lionello), possono creare un momento magico e rendere un pomeriggio UniTer unico. La storia dei “Tre grandi uomini” è stata anche una occasione per ricordare i bisogni meno effimeri della vita: come la ricerca di se stessi, l’amore per l’avventura, la predisposizione alla generosità e alla carità. La poesia-commento, poi, di Piera è stata in linea con la qualità del tema trattato e dei relatori.
Dopo i superbi commenti, l’uno in rima (stupendo e toccante) l’altro in prosa (con riflessioni particolareggiate) mi trovo veramente “spiazzata” e resto senza parole; mi resta solo da dire: bravi i tre relatori, ognuno con le proprie caratteristiche, ci hanno saputo coinvolgere nell’impresa e ci hanno fatto capire che, quando si vuole, si riescono a realizzare i sogni più impossibili. E chi non ha partecipato alla conferenza, non sa cosa si
è perso!
Alba