Un viaggio sublime

Per persone nel pieno della “maturità”  a volte ci sono viaggi particolari.
Si partecipa senza iscrizione e senza essere invitati. Non parlo quindi dei viaggi organizzati dai “tour operators” o da associazioni per gite culturali o per svago. Sono viaggi speciali. Arrivano e ti afferrano per mano e per il cuore. Non c’è bisogno che ci si muova. A volte capitano per caso. Altre volte sono profondamente attesi.  Si chiamano nipoti. Quando iniziamo questo viaggio esistenziale in loro compagnia, non immaginiamo che all’inizio lo faremo con persone quasi sconosciute: degli extraterrestri amici. Sembrano provenire da un altro mondo, venuti sulla Terra per accompagnarci in un viaggio che porta a conoscere luoghi della mente e del cuore inesplorati.
L’avventura della nostra vita inizia partendo da noi, per tornare poi a noi; spesso dopo lunghe esperienze lavorative e non, che hanno ingombrato lo spirito e la mente: è un perdersi per poi ritrovarsi, ma in un modo diverso. Questo avvenimento inaspettato ci dice che non avevamo conosciuto tutto della vita e che ci mancava questo viaggio con i nipoti. Il destino segue le sue particolari decisioni senza chiederci il permesso di attuarle. L’evento più straordinario è che, con la presenza dei nipoti, si incontra una particolare forma di amore che oserei definire quasi trascendentale. Questo camminare con loro mi sta, infatti, insegnando a vivere con la speranza che la vita abbia un senso profondo. Una consapevolezza non facile da accogliere per un individuo agnostico come il sottoscritto. I miei nipoti sono gli inconsapevoli accompagnatori in questo sublime viaggio, che è la mia nuova vita. Per dirla in maniera lirica: impiegano lanterne magiche per illuminare il tracciato di questo mio nuovo percorso e mi indicano stelle e pianeti in cielo, che prima non osservavo con la dovuta attenzione. Ha poca importanza sapere quanto lungo sarà questo splendido cammino in comune: sento penetrare in me la convinzione che li incontrerò di nuovo e per sempre in uno degli astri che mi hanno mostrato.

Autore articolo: Giorgio Fiorini

4 thoughts on “Un viaggio sublime”

  1. Piera Cannizzaro

    Pagina ricca di sentimenti, riflessioni, poesia … Grazie Giorgio!

    Piera

  2. Giorgio, queste tue riflessioni mi hanno incantato. Hai saputo renderci partecipi dei tuoi sentimenti in modo molto delicato e allo stesso tempo ci siamo resi conto che parlavi di quel che proviamo noi; noi che diamo e riceviamo senza pensarci troppo, che accompagnamo e ci facciamo accompagnare reciprocamente nel nostro viaggio.
    Molto significativa la foto messa da Orlando: qual è delle due mani quella che guida?
    Alba

  3. Bravo Giorgio, non farci mancare questi contributi che risvegliano in noi i sentimenti più belli.
    Luigi

  4. Giorgio Fiorini

    Cari amici, Piera, Alba e Luigi, vi ringrazio per i vostri commenti. Ringrazio anche coloro che per vari motivi non postano i loro pensieri, ma che immagino comunque condividano spesso ciò che viene pubblicato sul blog. Hanno anche costoro la mia comprensione e stima. Colgo anche l’ccasione per rispondere alla domanda calzante e pertinente di Alba che si collega alla bella imagine di Orlando: qual è delle due mani quella che guida? Procedono in sintonia, guidate da cervello e cuore. Quest’ultimo, troppo a lungo presuntuosamente messo in “soggezione” dal primo: parlo naturalmente di me stesso. Giorgio

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