(spettacolo di domenica scorsa)
Nella sala c’è un pienone
e una grande animazione
per lo scambio dei saluti:
siam senz’altro benvenuti.
-Tutto bene, come stai …
-Ed al mare quando vai …
-Sai chi ho visto stamattina …
-Ti presento mia cugina …
Quando Maria Grazia appare
non si sente più fiatare:
pregustiamo l’emozione
che offrirà ogni canzone.
Or si schierano i coristi
son ben noti, li abbiam visti
ma una cosa è rinnovata
e non passa inosservata.
La divisa è qui sparita
ed osservo assai stupita
quella sfilza di colori
che ora son saltati fuori.
Anche Silvia si fa avanti
e presenta i vari canti
che ogni volta assaporiamo
e con foga poi applaudiamo.
L’argomento è molto serio
ed esprime il desiderio
di ogni popolo ch’è oppresso
sia d’un tempo, sia d’adesso.
Ogni canto è coinvolgente
ti colpisce cuore e mente
ed è certo una lezione
che ridesta commozione.
Ma non voglio continuare
per il rischio di annoiare
così qui ci salutiamo:
ciao a tutti, ci vediamo!
Brava Piera! Talmente bella che avresti potuto leggerla durante la serata. Grazie del bel pensiero.
Cara amica che hai cantato
Tempo fa con noi nel coro
Con le rime ora hai giocato
Ed hai fatto un buon lavoro.
Tu ci hai fatto i complimenti,
E lo si che poi non menti.
Hai notato proprio tutto:
Dico grazie e, soprattutto,
Poi ti mando con il cuore
Un abbraccio ed un bel fiore.
Cara Maria Grazia, come già sapevo, oltre a dirigere il nostro coro, sai divertirti con le rime.
Questo è un gioco di parole
che può far chiunque vuole :
prima pensa a che vuoi dire
e ti devi divertire …
poi una rima verrà in mente
l’importante è solamente
dare un ritmo sempre uguale
che diventa naturale
ricordando per benino
quelle “conte” da bambino.
Piera
Mi accorgo solo ora di aver scambiato la Maria Grazia corista con la Maria Grazia direttrice del coro.
Mi scuso per l’equivoco, ma so che anche la corista (che conosco bene) si diverte con le rime, per cui il mio commento è rivolto anche a lei.
Piera
Cara mia non ti scusare,
E’ assai facile sbagliare.
Maria Grazia ne abbiam tre:
La maestra prima c’è.
Le altre due sono coriste,
Dai non esser così triste!
Chi poteva immaginare
di andare ad incappare
proprio qui in mitologia:
le Tre Grazie (mamma mia!)
Ma comunque è una lezione:
d’ora in poi farò attenzione
a non legger solo il nome
ma guardar anche il cognome.
Piera