che scocciante l’influenza!!!

(considerazioni durante una notte insonne)

influenza1

Che scocciante l’influenza
qui ci vuole gran pazienza
e in attesa di dormire
mi rigiro a non finire.

 C’è il silenzio più assoluto
rotto sol dallo starnuto
ma che rabbia, proprio adesso
son furiosa, lo confesso.

Il viaggetto organizzato
è purtroppo ormai saltato
la sua meta era il Circeo
mentre invece … marameo!

 Del destino uno scherzetto
un sinistro ben diretto
in tempistica assoluta
mi ha colpito e mi ha battuta.

influenza3

Non m’importa del cenone
della lauta libagione
non mi attira il gran mangiare
tanto meno, poi, ballare.

 Mi bastava andare in giro
con la guida sempre a un tiro
che ti spiega tante cose
per me nuove e pur curiose.

 Mi ritrovo un poco pesta
e senz’altro non mi resta
che appellarmi a un vecchio detto
noto a tutti, ci scommetto.

Mal comune qui dovrebbe
farmi sopportar la febbre
visto che la condivido,
ma io proprio non sorrido.

influenza4

L’influenza è assai diffusa
e in tal caso dir si usa
“mi consolo a quel pensiero”,
vi assicuro: non è vero.

 Vorrei sol tornare in sesto
e rimettermi al più presto,
l’influenza far fuggire
 e riprender a dormire.

 Epilogo
(notte di S. Silvestro)

 L’anno vecchio corre via
mentr’io sono a casa mia
molto insonne e poco arzilla
… ora brindo a camomilla.

influenza6

piera

Autore articolo: Piera C.

15 thoughts on “che scocciante l’influenza!!!”

  1. Cara Piera, per fortuna ora sei guarita. Penso comunque che, per quanto sia stata una tua esperienza personale, quest’anno molte persone che leggono le tue rime, possano ritrovare in esse le situazioni che hanno vissuto nel periodo natalizio, periodo in cui si fanno molti progetti, che talvolta vanno in fumo.
    Auguri per i prossimi programmi di viaggio!
    Alba

  2. Cara Piera che disdetta,
    la disanima è perfetta:
    tu racconti a perfezione
    questa brutta conclusione.

    Dover fare l’eremita
    non è cosa poi gradita,
    certo che con quel febbrone
    non v’è altra soluzione.

    Ci dispiace che ‘l cenone
    sia finito nel pallone;
    pel Circeo, già si sa,
    lo ritrovi ancora là.

    Occasion non mancheranno
    per andarci anche quest’anno!
    Cara amica in conclusione
    quel che conta è che ‘l febbrone

    sia passato e tu stia bene
    e finite sian le pene.
    Per finir la tiritera:
    “Tanti Auguri cara Piera!”

    Lo ripeto forte e chiaro:
    “Tanti Auguri Canizzaro!”

    1. Piera Cannizzaro

      Cara Alba e caro Edo, siete davvero dei grandi amici. Che fortuna avervi conosciuto! L’Uni Ter crea anche queste belle amicizie.

  3. Giorgio Fiorini

    Le poesie di Piera ed Edo (non solo questi ultimi naturalmente) meriterebbero di essere pubblicaei su un libricino dell’UNI TER: un’antologia lirica che mostrerebbe in rima i principali avvenimenti e pensieri che entrano nel circolo venoso e arterioso dell’associazione.
    Irrorano e purificano cuore e mente.
    Giorgio
    PS. Piera non si deve rammaricare troppo per l’impossibilità della gita al Circeo. Ho saputo che i gitanti non hanno potuto fare il bagno in mare: era troppo mosso 🙂

    1. Piera Cannizzaro

      Spiritoso come sempre, il nostro Giorgio Fiorini quasi quasi mi ha fatto passare il rammarico per non essere partita. Tanto … se non si poteva fare il bagno …
      Piera

  4. Anche il Dug, mezzo influenzato,
    la risposta ha un po’ tardato
    e i programmi di Natale
    sono andati proprio male:
    c’eran figlio e nipotini
    per il primo dei combini,
    con Mariù e con Riccardo
    e il camino, acceso e caldo,
    ma saltando il panettone
    è arrivato un bel febbrone!
    Altro guaio giorni dopo
    (alle rogne basta poco…)
    per il nostro anniversario
    delle nozze, che ritardo:
    45 anni son passati
    e non vengon festeggati,
    ma lenticchie con zampone
    son gustate… nel lettone
    e del Dug, al compleanno
    (78, giorno 30, fine anno),
    latte caldo ed Aspirina
    e persin Tachipirina!
    Ma alla fin l’Epifania
    ogni male porta via,
    festeggiamo, senza fretta,
    la simpatico vecchietta
    e speriam che ogni malanno
    non ci tocchi il nuovo anno!

    PS: Auguroni alla sempre più brava Piera, oltre che a Edo, Alba e Giorgio, nonché a Orlando per i simpaticissimi disegni che così bene hanno illustrato la… drammatica epidemia influenzale! {64}

    1. Piera Cannizzaro

      Caro Dug, a quanto pare
      qui c’è poco da sbagliare:
      molti abbiamo “festeggiato”
      questo anno ormai passato
      con termometro e pastiglie
      più la febbre senza briglie.

      Ma brindiamo tutti insieme
      alla fin di queste pene:
      or ci attende un nuovo anno
      che speriam sia senza danno
      pieno di serenità
      e di belle novità.

      Piera

  5. Ad una confronto di poesia prontamente scappo via.
    Tanti auguri agli ammalati.
    massimo

    1. Piera Cannizzaro

      Massimo, invece di scappar via, magari in sella alla tua amata bicicletta, perchè non ti cimenti anche tu con le rime … (vedo che hai già iniziato). Ti assicuro che la cosa è davvero divertente.
      Naturalmente non parlo di poesia, che è tutt’altra cosa.

      Com’è bello rimeggiare
      senza star tanto a pensare
      quando scorrono i tuoi versi
      e li senti lindi e tersi
      con gli accenti al posto giusto
      e c’è proprio un grande gusto.

      Se poi un verso suona “storto”
      (e l’orecchio se n’è accorto)
      non ti devi scoraggiare
      basta un termine spostare
      o cambiarlo addirittura
      e riprende l’avventura.

      Ritornata la cadenza
      (non puoi proprio farne senza)
      ecco il ritmo rifluire
      è un piacer starlo a sentire …
      non si ferma, questo è il bello,
      come l’acqua del ruscello.

      Piera

  6. Beh, se gh’hoo de vèss sincer
    me ven facil e legger
    scriv i rimm in meneghin
    ‘me ‘l parlava el nòst Carlin.

    ‘Me se fa dagh tòrt a Piera,
    lee la dis ‘na ròbba vera:
    scriv in vèrs l’è ‘me i scires,
    ‘dree a vun ne vègnen des.

    Se te ciappet on scapusc
    e ‘l tò vèrs el fa on bèll lusc,
    come dis la nòstra amisa:
    te da nò la multa el ghisa,

    tì riciappa la cadenza
    poeu te pòdet pù fann senza.
    Mèttes nò lì de travèrs
    e squaquara-giò ‘sti vèrs!

    1. Piera Cannizzaro

      Chi, meglio di Edo, è in grado di esprimersi con tanta facilità (e soprattutto di scrivere correttamenre) in meneghino?!!!
      Mi sorprende ogni volta con le sue “businate”.
      Piera

  7. Piera, neanche l’influenza ferma il tuo estro nell’inventare belle filastrocche…ora però cara amica, ti ritrovo ben guarita…rosa {46} Piera, neanche l’influenza ferma il tuo estro nell’inventare belle filastrocche…ora però cara amica, ti ritrovo ben guarita…rosa {65} Piera, neanche l’influenza ferma il tuo estro nell’inventare belle filastrocche…ora però cara amica, ti ritrovo ben guarita…rosa {46} Piera, neanche l’influenza ferma il tuo estro nell’inventare belle filastrocche…ora però cara amica, ti ritrovo ben guarita…rosa

    1. Piera Cannizzaro

      Cara Rosa, simpaticissimo quel pinguino (o pulcino?) che va avanti e indietro con la sua sciarpetta al collo, ripetendo che (al seminario di ieri) tu mi hai trovata bene.
      Lo considero un augurio … a ripetizione.
      Se non sbaglio, REPETITA IUVANT.
      Piera

  8. Avatar photo
    Alessandro Bossi

    Io ho avuto un gran da fare
    il mio corso a preparare
    e sol ora bloggo e vedo
    avventure che non credo.
    Cari soci e care socie,
    un vaccino qui non nuoce!
    Ma la rima qui si arresta
    perché io non c’ho la testa …

    Comunque vedo che tutti sono sopravissuti, quindi avanti così.

    1. Piera Cannizzaro

      E’ senz’altro qui scusato
      chi era troppo indaffarato
      il suol corso a preparare
      e ha dovuto trascurare
      questo Blog associativo
      che ci serve da incentivo
      per comunicar tra noi:
      l’importante è prima o poi
      ricordar come sia bello
      raccontarci questo o quello.

      Piera

Comments are closed.

Scroll to Top