Chimica e agricoltura

grilloL’anno scorso ho ascoltato una conferenza del Grillo Parlante (non quello della favola di Pinocchio), ma un Grillo Parlante che racconta barzellette divertenti e parla con molta foga. Questo Grillo ad un certo punto ha gridato: “Vogliamo l’Agricoltura senza chimica”. Oibò. Sono Agronomo, ho lavorato in agricoltura per tanti anni in vari continenti; dall’Europa alla Cina, dall’Africa agli Stati Uniti, dall’Argentina alla Grecia, ma non ho mai visto una agricoltura senza chimica. Anche l’agricoltura più primitiva, anche quella biologica, si affida a processi chimici per far crescere le pianta e produrre cibo.
Prendiamo un esempio terra terra, il letame di vacca, insomma la merda, prima di diventare un fertilizzante utile alle piante deve subire un processo chimico biologico che trasforma le grosse molecole organiche di cui è composto in molecole semplici che possano essere assorbite dalle piante. Questa è chimica. La stessa fotosintesi clorofilliana, che per mezzo dell’energia solare trasforma anidride carbonica, acqua e sali minerali in composti indispensabili alla vita delle piante è un processo chimico-fisico.
Senza la chimica non ci sarebbe vita sulla terra. Tutti i fenomeni biologici possono essere spiegati con le leggi della chimica e della fisica, questo è uno dei principi fondamentali che si apprendono quando si inizia a studiare biologia, che è poi la scienza della vita.

Concimazione del Riso in copertura con Urea, in provincia di Novara (Foto, 2012 © RC)
Concimazione del Riso in copertura con Urea, in provincia di Novara (Foto, 2012 © RC)

E allora forse esiste una agricoltura che non ho mai incontrato nei miei viaggi. O forse il Grillo Parlante voleva dire qualche altra cosa. Forse non mi sono tenuto al corrente e tutto quello che ho appreso in questi anni è superato da un nuovo tipo di agricoltura.
I miei nipoti mi chiamano il nonno tecnologico, perché utilizzo il computer, l’ipad e posseggo un iPhone. Ho fatto una ricerca per vedere se esiste una agricoltura che non sia basata sulla chimica. Niente. A questo punto mi è venuto il sospetto che il Grillo Parlante nella sua foga abbia dimenticato di precisare, forse voleva dire “ Senza chimica di sintesi”. Cioè senza utilizzare i prodotti chimici fabbricati con metodi di sintesi chimica dall’uomo. Cosa succederebbe?
Mi sono posto il problema ed ho scoperto che qualcuno aveva già fatto dei calcoli in proposito. Eliminando tutti prodotti chimici, (escluso il petrolio per far funzionare i trattori che anche quello è un prodotto chimico) cosa succederebbe. Ebbene la conclusione di questi calcoli è piuttosto tragica. Ci sarebbe cibo solo per 5 miliardi di persone. E gli altri due miliardi cosa mangiano?
Questi ed altri argomenti simili vengono trattati nel corso “Capire l’Agricoltura” che inizierà la prima settimana di marzo. Se siete interessati affrettatevi ad iscrivervi presso la segreteria UNITER.

Autore articolo: Ruggero Cimatti

 

4 thoughts on “Chimica e agricoltura”

  1. Ti premetto che non sono un chimico, anzi, a scuola in chimica ho preso i miei bei brutti voti! Ho letto con interesse il tuo articolo e la tua idea che la chimica debba essere totalmente accettata solo per il fatto che dà da mangiare a tutti, dal mio punto di vista è un pochino opinabile. Si, è vero, dò da mangiare a 2 miliardi di persone in più, ma se a questi 2 miliardi faccio venire anche un bel tumore con i miei fertilizzanti, OGM e altro, allora dove sta il vantaggio?
    Dici di essere tecnologico e proprio per questo mi insegni che ogni innovazione tecnologica è spinta solo ed esclusivamente dal business che c’è dietro e poco importano le conseguenze che ogni innovazione porta, a volte anche drammatiche (mi vengono in mente le famose coperture eternit).
    Benvenuta la nuova chimica, la nuova tecnologia, si, ma facciamo anche che possa esistere una nuova innovazione tecnologica che attraverso una costante e perenne vigilanza faccia in modo che le nuove scoperte non portino solo al lucro di pochi ma vadano anche e soprattutto a beneficio di tutti? Utopia?
    Adesso si, ma la nuova chimica e tecnologia avanzano e chissà…?
    Ciao

    1. Ruggero Cimatti

      Il tuo commento soffre l’influenza dei luoghi comuni a proposito della tecnologia. Grazie alla chimica non solo si è allungata la vita, ma anche la salute è migliorata e le statistiche lo dimostrano chiaramente. E’ meglio morire di fame a 5 anni oppure di malattia a 80. Ogni tecnologia ha i suoi vantaggi e svantaggi tocca all’uomo lavorare per diminuire gli svantaggi e aumentare l’utilizzo benefico. Sarebbe troppo lungo spiegare i vari aspetti. Vieni al corso e potrai trovare risposta a molte delle tue domande.

      1. Eh no Ruggero, questa non l’accetto! Tu parti da una conoscenza della materia molto ma molto superiore alla mia, ma liquidare la faccenda dicendomi che sto parlando per luoghi comuni non mi convince affatto. E’ forse innegabile il fatto che diserbanti, concimi chimici e pesticidi vari siano nocivi alla salute di uomini e animali o è un semplice luogo comune? E’ innegabile il fatto che la tecnologia va avanti solo grazie ad investimenti di grosse aziende che a loro volta traggono enormi profitti, o è un semplice luogo comune?
        E’ innegabile che è meglio morire a 80 anni, anche questo è un luogo comune, ma andando avanti di questo passo dove
        * l’aria è irrespirabile e dobbiamo aspettare almeno 10 giorni dopo che abbiamo passato i limiti di sicurezza per mettere in atto azioni che si rivelano solo un palliativo
        * le acque totalmente inquinate ma siccome manca un responsabile vuol dire che non sono inquinate
        * mangiamo una mela bella lucidata con la cera con un retrogusto alla pera
        non andiamo molto lontano. E anche questo è un luogo comune.
        Ciao

        1. Ruggero Cimatti

          Non esige un “nuova chimica” esiste la Chimica. Non esiste una “nuova tecnologia” esiste la tecnologia. Ambedue basate sulla scienza che continua il suo progredire che ci piaccia o no.
          Per quanto riguarda l’inquinamento non è colpa della tecnologia in se e per se, ma dell’uso che ne fa l’uomo. Ci sono le tecnologie per ridurre l’inquinamento al minimo, ma molte volte non vengono applicate.
          Qui il discorso si fa politico ed esce dalla mia conoscenza. Per quanto riguarda la frutta. Tieni presente che l’uomo non ha mai avuto a disposizione tanta frutta e così sana come oggi.
          Ci sono gli studi sui residui di antiparassitari per dimostrarlo.
          Ciao
          Ruggero

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