CO2 e dintorni

Cari amici, ho tentato di inserire questo mio pensiero in calce ad uno degli interessanti articoli di Vittorio Livraghi, ma purtroppo la catcha non me lo ha permesso: sono stato pervicacemente considerato un robot sebbene abbia cliccato sui quadratini fornitemi nel test (possibile conseguenza della mia problematica visiva…). È nata quindi l’opportunità di esprimermi attraverso il seguente breve pensiero personale sulla CO2, che vi invio.

La riduzione dell’anidride carbonica per la salvaguardia del pianeta Terra è la priorità assoluta, ma ci si potrebbe sbagliare puntando esclusivamente sui motori elettrici e sull’e-fuel (vedi direttiva europea in nuce). Ci sono alcune cose sulla transizione ecologica che andrebbero prese in considerazione. Prima tra tutte il fatto che la riduzione dell’anidride carbonica nell’aria è una priorità assoluta, naturalmente, ma che non dovrebbe avere nulla di ideologico. Il partito del gas, quello del petrolio, quello dell’idrogeno verde, quello dell’energia nucleare in impianti di quarta/quinta generazione, ora quello dell’e-fuel e quello del bio-fuel*, rischiano di consumare energia: quella “decisionale”, che rimanda a politiche nazionali invece che planetarie. Meglio sarebbe adottare un metodo più laico dal punto di vista politico nel quale la scelta sia il risultato della ricerca internazionale e delle opzioni rese possibili dalla tecnologia a vantaggio non della Ue o del programma Stati Uniti-Alaska, o Russo Siberiano-Cinese, ma dell’area geografica chiamata Terra.

Autore articolo: Giorgio Fiorini

Scroll to Top