COME STA IL PIANETA CHE CI OSPITA (48)

La natura nella Costituzione – Oggi vi propongo una riflessione che prende spunto da un passaggio chiave di una lectio magistralis di Tomaso Montanari tenutasi all’Università di Parma nei mesi scorsi https://www.youtube.com/watch?v=W3MYIxju3os. Il tema è quello di un concetto di Patria/Nazione molto innovativo, che Piero Calamandrei ha fortemente voluto inserire nella Costituzione e che mette in primo piano la conservazione della natura. Un tema di grande attualità che era già tra le priorità dei padri della nostra Costituzione.

Articolo 9
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica [cfr. artt. 33, 34].
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.

Nella lezione Montanari mette in evidenza che quella italiana è l’unica Costituzione che identifica la Nazione come paesaggio e cultura, non come confini e sangue. Questo è un concetto molto importante che in questi ultimi tempi si sta accantonando per fare emergere segni identitari molto diversi e divisivi. Dobbiamo tornare a questo articolo della Costituzione, dove una tutela importante riguarda “l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi”, argomenti che devono essere visti come un patrimonio da difendere, soprattutto oggi  ….. per le nuove generazioni e per quello che la natura ci sta facendo pagare con i nostri interventi sconsiderati.

Piero Calamandrei aveva sempre trovato nel paesaggio e nella cultura gli elementi che caratterizzano la nostra Patria e, durante il periodo fascista, per lui questo concetto era anche un motivo per sfuggire alla repressione e all’omologazione forzata che veniva imposta alla società. In un articolo, che si può leggere qui https://www.articolo21.org/2022/10/la-parola-patria-di-piero-calamandrei/ , si parla delle gite domenicali che Calamandrei faceva con un gruppo di amici allo scopo di immergersi nella natura e di ribadire il concetto di italianità che si può trovare nel paesaggio.

“Nello scendere per lo stesso sentiero mi sorprendo mentre mormoro tra me una parola nuova, che mi pare, da quanto è misteriosa e fresca, inventata ora: ‘patria’. E passando accanto a un cespo di biancospino, fiorito su queste macerie, non so tenermi dal fargli, furtivamente, una carezza”.

La natura va amata e rispettata …. se sappiamo guardarla ci sorprenderà sempre e capiremo perché dobbiamo sentirci parte integrante con lei.

Autore articolo: Vittorio Livraghi

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