Il sogno di Carlo

Conoscete (non è vero?)
certamente quel Ruggero
noto per le conferenze
che appassionan chi le sente.

Della reggia di Caserta
in ottobre, sono certa,
lui con foga ci ha parlato
e noi tutti ha entusiasmato.

Ed a frotte abbiam risposto
a quel viaggio che ha proposto
dentro il sogno di quel Carlo
che pensò di realizzarlo.

Per fortuna son riuscita
ad iscrivermi alla gita
ch’era insieme culturale
e un piacere eccezionale.

Ora in breve vi racconto
e vi faccio un resoconto
delle belle sensazioni
e notevoli emozioni.

Quella reggia di Caserta
è una porta certo aperta
ad un mondo assai fatato
che ti lascia senza fiato.

Iniziam dallo scalone
su cui vigila il leone,
molto ampio e luminoso
veramente maestoso.

Al vestibolo si accede
e da lì ecco si vede
la Cappella ch’è fastosa
con la cupola armoniosa.

Si susseguono i saloni
con le gran decorazioni
e gli stucchi, e dorature
e mirabili sculture.

E ci sono quei preziosi
lampadari portentosi …
non sai più dove fermare
il tuo sguardo ad ammirare.

C’è un  teatro ch’è un incanto
della reggia un grande vanto
e del trono c’è il salone
che ti mette soggezione.

Ma non posso in pochi versi
dirvi come siamo immersi
in un clima di bellezza
e di fasto, e di ricchezza.

Dal palazzo quindi usciamo
ed il parco ci gustiamo
con lo sguardo che si perde
nel percorso lì tra il verde.

Vedi aprirsi il Canalone
che ai tuoi occhi ora s’impone
con fontane inaspettate
da gran statue sormontate.

E che dire dei giardini
ben curati e sopraffini
con degli alberi (i più strani!)
di paesi assai lontani.

Poi laghetti e ponticelli
altri scorci molto belli
e graziose costruzioni
con specifiche funzioni.

Ma non voglio continuare
per paura d’annoiare:
penso sia la volta buona
di  recarvi di persona.

 

 

Autore articolo: Piera C.

8 thoughts on “Il sogno di Carlo”

  1. Cara Piera,
    le tue “filastrocche” come le chiami tu, sono sempre piacevolissime e descrivono benissimo i luoghi che visiti. Complimenti.
    Un caro saluto. Mariarosa e Rodolfo

    1. Piera Cannizzaro

      Cara Mariarosa, so che tu e Rodolfo avete visitato prima di me la Reggia di Caserta. Le mie rime potrebbero servire a risvegliare sensazioni ed emozioni, suscitate da tanta sontuosità e bellezza.

      Piera

    1. Piera Cannizzaro

      Cara Lella, le rime sono mie, ma le bellissime fotografie (che certo stimolano a visitare quel luogo … magico) sono di Orlando, che ogni volta sa inserire le immagini più appropriate.

      Piera

  2. Cara Piera,
    alla scioltezza e alla musicalità delle tue rime siamo ormai abituati e nei periodi di “pausa” ci mancano. Nella filastrocca in questione spazi dagli elogi meritatissimi al
    conferenziere Ruggero, che tutti teniamo in grande considerazione, alla sontuosità della Reggia, all’amenità dei giardini. Non ci hai proprio fatto mancare nulla per invogliarci ad andare a visitare quest’opera grandiosa. Speriamo di poterlo fare presto.

    1. Piera Cannizzaro

      Cara Alba, sei sempre molto generosa nei tuoi apprezzamenti verso le mie rime.
      Ma … quando avremo nuovamente il piacere di leggere sul blog alcuni versi di Edo, in perfetta lingua meneghina?
      Cerca di perorare la causa, se puoi.

      Piera

  3. Massimo Stefanoni

    Mi unisco alle parole di Piera: ho fatto parte di un gruppo che è andato con Ruggero il mese precedente, inizio gennaio.

    Riassumere in pochi frasi quello che abbiamo provato è veramente impossibile.
    Già all’inizio la visita al Palazzo Reale di Piazza del Plebiscito a Napoli, e lì il mitico Ruggero è riuscito a regalarci una visita inaspettata al Teatro San Carlo. Fantastico 🙂

    Poi il giorno seguente passato in quel di Caserta: dal contrattempo iniziale del treno mancante perchè era il 6 gennaio e quindi festa, ci siamo prontamente ripresi: non abbiamo perso nulla, una visita iniziale alla stupenda Reggia e poi su fino ai giardini con spiegazioni a destra e manca di Ruggero, collegamenti a più non posso, il vero valore aggiunto.
    E che dire della visita alle finte rovine di Pompei e Ercolano del criptoportico ?

    La visita poi degli splendidi saloni della Reggia hanno completato la giornata, passata in un battibaleno 🙂 ci saremmo potuti godere una rappresentazione in costume in uno dei grandissimi saloni nel tardo poemriggio, ma il treno ci aspettava per riportarci a Napoli.

    Dulcis in fundo la visita al Cristo velato, prima di rientrare a Milano: anche qui Ruggero ci ha guidato con maestria nel cogliere le magnificenze della sala, direi non solo della statua del cristo deposto (con un velo di marmo che sembra vero ..) ma anche di alcune delle statue, quella che mi è rimasta più impressa è quella con una rete da pescatori che sembrava vera e invece fatta di marmo …

    Che dire di più ? Invito tutti ad andarci, uno spettacolo indimenticabile ….

    Mi sembra di aver compreso che Ruggero farà un’altra conferenza all’Auditorium: se sarà vero, chissà di quale magia ci parlerà !!

    Massimo

    1. Piera Cannizzaro

      Grazie Massimo, per aver completato con dettagliati particolari (da “professionista” di viaggi) l’itinerario della gita che comprendeva, come tu hai ricordato, la visita a Napoli: il Palazzo Reale nella grandiosa Piazza del Plebiscito, il Teatro San Carlo, l’inimmaginabile Cristo velato (dove veramente, come tu dici, un velo di marmo faceva intravedere ogni particolare del corpo, come fosse un autentico velo).
      Naturalmente io mi ero limitata alla Reggia di Caserta per non rendere troppo lunga la mia “filastrocca”, col rischio di annoiare gli eventuali lettori.
      Ci voleva proprio la tua descrizione sull’intero percorso. Ne approfitto per unirmi ai tuoi apprezzamenti su Ruggero, che è veramente una guida eccezionale.

      Piera

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