In palestra con Stefania

(Movimento fluido ed espressivo)

Ero sempre un po’ restia
(convincendomi via via)
ad iscrivermi a quel corso
per un semplice discorso.

 La parola “fluidità”
mista ad “espressività”
mi sembrava un po’ ambiziosa:
non per me fa questa cosa!

 In palestra ho sempre fatto
molti movimenti a scatto …
come posso convertirmi
e ad un tratto ammorbidirmi?

Ed invece devo dire
senza tema di smentire
che ora a sole due lezioni
ho cambiato le opinioni.

 Detto fatto vi descrivo
come fossi qui dal vivo
il trascorrer di quell’ora
(devo dir solo finora).

 Prima osservi il portamento
e cammini alto il mento
testa come incoronata
in regina trasformata.

 

Quindi le articolazioni,
e non fai proprio eccezioni
dalle spalle alle caviglie
senza freni e senza briglie.

 Ma il tutto con scioltezza
direi quasi con dolcezza
senza bruschi movimenti
pur se calibrati e attenti.

 Ecco poi l’automassaggio
un piacevole passaggio
sopra il corpo e sopra il viso,
e ti scappa anche un sorriso.

Poi “la pioggia” con le dita
che ti fa tornar in vita
e una bella “spolverata”
(un’energica trovata!)

 Quindi parton le espressioni
simulanti le emozioni:
facce tristi, allegre, urlanti
furibonde e digrignanti.

 Tutto poi finisce in gloria …
è davver liberatoria
la risata collettiva,
e che importa s’è eccessiva!!!

 

    

Autore articolo: Piera C.

2 thoughts on “In palestra con Stefania”

  1. Come sempre, la poesia (pardon, filastrocca, come lei vuole chiamare le sue rime) è sempre simpatica ed ironica;
    tutti i particolari, che solo lei sa trovare così numerosi, rendono le sue rime vivaci ed allegre.
    Come sempre un “Bravo” a Orlando che accompagna i versi con foto azzeccatissime, che danno un tocco di allegria in più.

    1. Piera Cannizzaro

      … e come sempre Alba (da amica) è molto generosa nei suoi commenti.
      Questa volta è anche mia compagna di corso, e condivide quindi le stesse esperienze che ho voluto descrivere.
      I particolari (numerosi come lei dice) “scorrono” tranquillamente man mano che si scrive, ed è un gioco di parole piuttosto divertente.
      Non vorrei ripetermi, ma come si fa a non notare le immagini inserite da Orlando? E come farà a scovarle ogni volta così originali ed appropriate?

Comments are closed.

Scroll to Top