L’ ARTE A PORTATA DI PEDALI

Arese, Dicembre 2019

L’ A R T E   A   P O R T A T A   D I   P E  D  A  L  I

Il nostro territorio nasconde un tesoro artistico – seppur minore – di grande interesse e fascino. Non sono nuovo a questa affermazione e UNIinBIKE, nelle sue prime 3 stagioni, ne ha dato testimonianza: tante sono state le scoperte e riscoperte che si sono dipanate a portata dei nostri pedali.

Che dire … agli inizi della 4a stagione, mi piace l’idea di proporre una panoramica, quasi una sorta di consuntivo che, pedalata dopo pedalata, metta in fila alcune tra le migliori espressioni dell’Arte religiosa e che si sviluppa a partire da umili chiesette per finire con un Santuario di grande valore.

Davvero suggestiva la piccola chiesetta di Origgio che svetta un campanile che anela a concorrere con la torre pendente di Pisa

Non da meno è la chiesetta “della Purificazione” di Caronno con una delicata, discreta, familiare natività di Paolo Lomazzo, con quel bue tutto teso nell’ammirazione del Bambinello, in netta contrapposizione con la opulenta michelangiolesca natività di Michele Pederzano (maestro di Caravaggio) che si impone nella barocca Certosa di Garegnano.

Proseguendo il nostro pedalare tra campagne e borghi e periferie ci si imbatte, quasi per antitesi, nelle lineari, a volte troppo sobrie, chiese nuove “le moderne diremmo”.

San Lorenzo da Porto Maurizio con una architettura ispirata a La Chapelle di Le Corbusier.

E a Saronno, ecco il maestoso Santuario – cinquecento anni di storia –  che si offre nella sua massima espressione artistica con l’affresco della cupola rappresentante Maria Assunta in Cielo: giudicato il più bel paradiso affrescato d’Europa con uno stuolo di 156 angeli, tra cui 57 musicanti che suonano altrettanti strumenti diversi uno dall’altro. L’opera è di Gaudenzio Ferrari.

Infine, ma solo per questo giro, un’escursione in Brianza ci invita ad ammirare La basilica di Agliate, la chiesa a me più cara, in stile romanico datata agli inizi dell’anno mille, semplice eppur solida senza fronzoli eppur bellissima con un interno che ripropone la medesima sensazione di solidità e equilibrio.

Quanta arte, quanti tesori semisconosciuti, dimenticati, trascurati a poche pedalate da casa.

 L’invito non troppo nascosto, è proprio quello di osservare, curiosare, scoprire quello che c’è a portata di pedale, basta salire in sella e…… pedalare.

A tutti i bikers e ai lettori del blog i miei sinceri auguri.

Autore articolo: Massimo Comi

Nota dell’autore: lo scrivente non è uno studioso d’arte ma un semplice appassionato; questo articolo non è da considerarsi come una lezione di storia dell’arte sacra ma come una proposta turistica.

2 thoughts on “L’ ARTE A PORTATA DI PEDALI”

  1. Fabrizio Resmini

    Bravo Massimo!! Mi dovrai portare alla basilica di Agliate sembra molto bella.
    Potresti iniziare a tracciare”il gusto a portata di pedali” con qualcuno dei posticini non male in cui siamo o sei stato.
    Ancora complimenti e grazie
    Fabrizio

  2. Giorgio Giovanni Dugnani

    Grazie, caro Massimo, per il tuo sempre utilissimo progetto di divulgazione, e conoscenza, di tesori artistici poco conosciuti a breve distanza, pedalando pedalando, dalla nostra Arese.
    Andrò appena possibile, con la mia bici, a vedere la basilica di Agliate, che ancora non conoscevo, anche perché ho sempre preferito le chiese sobrie ed essenziali a quelle più mastodontiche e a volte più appariscenti che… spirituali!
    Complimenti di nuovo, un piacevole drinn drinn per accogliere le renne con in miei più cari auguri d BUON NATALE anche a tutta la tua famiglia.
    Dug

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