La febbre dell’oro

Oh che bello rivedere
Preite da conferenziere
che conosce a menadito
minerali d’ogni tipo.

Lo presenta Stefanoni
(loro son grandi amiconi)
e l’applauso è già partito
senza proprio alcun invito.

Ed il tema, l’argomento
sta creando un bel fermento
nell’attesa d’ascoltare
ciò che avrà da raccontare.

Qui dell’oro oggi si tratta
di una storia certo fatta
di monili e di gioielli
e reperti molto belli.

Sta iniziando dritto dritto
dalla Bibbia e dall’Egitto,
poi all’America lui spazia
fino al Canada e all’Alaska.

Sullo schermo puoi vedere
(e la segui con piacere)
l’epopea del gran miraggio
perseguito con coraggio.

La famosa “Corsa all’oro”
alla caccia d’un tesoro
che nei Western ammiravamo
con passione seguivamo.

Ma anche oggi a quanto pare
c’è chi l’oro va a scovare
dove non ve l ‘aspettate …
qui in Italia, ci pensate!!!

O nel greto dei torrenti
con gli appositi strumenti
un setaccio soprattutto,
e stai lì, chino di brutto.

O puoi andare in certe zone
per raggiungere un filone
dove l’oro è imprigionato
tra le rocce, e va trovato.

La miniera ormai in disuso
può offrirti ancora al chiuso
una piccola scintilla
che lì in mezzo al quarzo brilla.

Ma non voglio continuare
per paura di sbagliare
e se ho fatto qualche errore
chiedo scusa al relatore.

Dico solo, e son sicura,
non rischiando una figura:
ha più oro dei ricconi
Paperon de’ Paperoni!

Autore articolo: Piera C.

7 thoughts on “La febbre dell’oro”

  1. Insuperabile come sempre la nostra Piera nel relazionarci in rima la conferenza di ieri. Bellissima e inaspettata la strofa di chiusura vivace e briosa. Alba

  2. Piera Cannizzaro

    Grazie Alba, per gli apprezzamenti sempre molto generosi e mai banali.
    Devo però dare a Cesare ciò che è di Cesare, anzi … a Domenico ciò che è di Domenico.
    Il finale a sorpresa è la simpatica conclusione della conferenza.
    Nella mia “relazione in rima” non potevo certo tralasciare un particolare così spiritoso. E naturalmente … ero sicura di non sbagliare.

    Piera

  3. Massimo Stefanoni

    Bravissima, come al solito ….., la grande Piera e molto interessante la conferenza di Domenico 🙂

    Manca solo una piccola cosa: potremo chiedere a Piera di trasformare il ferro in oro, novella “Regina Mida” ? Dalle sue strofe così “cangianti” mi sembra di rimanere abbagliato dall’oro …..

    1. Piera Cannizzaro

      Caro Massimo, le tue lodi sono sempre piuttosto … sovrabbondanti.
      Comunque, se vogliamo restare nel campo dei miti e delle leggende, dovremmo trasformarti in Mago Merlino, visto l’incantesimo che sai operare col computer, ogni volta che noi (poveri mortali) ci troviamo in difficoltà.
      … E così siamo quasi pari con gli apprezzamenti.

      Piera

  4. Beh cara Piera sei a dir poco superlativa e poi se la tua casetta di montagna è proprio sun un declivio sito sopra la miniera d’oro…..occorre venirti a trovare..

    1. Piera Cannizzaro

      Sarebbe bello, Domenico, vederti all’opera nelle vesti di cercatore d’oro presso la Miniera della Guia, di cui hai parlato nella conferenza.
      Non ho più quella casetta, ma ciò non toglie la possibilità di incontrarti con i tuoi compagni di avventura, visto che ogni estate non rinuncio ad una capatina lassù.

      Piera

  5. Giorgio Fiorini

    A proposito di oro: che ne dite di quel furbacchione di Paperon dei Paroni che,
    senza cambiare il valore riportato dalla zecca sulle monete d’oro, le limava per poi vendere la polvere d’oro così ottenuta?
    Alba è fresca di memorie sull’argomento…vero Alba?
    Giorgio
    PS. Chi vuol saperne di più, domenica 28 Maggio, presso l’Auditorium, alle ore 16.00 ci sarà l’annuale saggio della Scuola di Teatro della Città di Arese, dal titolo “La magia del teatro” (una sorta di sequel della “Nave dei folli”), e l’episodio verrà ricordato in una scenetta… Colgo l’occasione per chiedere a Domenico e Massimo se hanno in casa alcune monete d’oro da imprestarmi:
    mi occorrono per la pièce . Prometto di restituirle. Non assicuro però che saranno della stessa dimensione 🙂

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