(diario di viaggio)
Altro viaggio strepitoso …
e così di nuovo oso
farvi ora un resoconto
perdonatemi, ci conto!
Questa volta i nostri eroi
son nei panni dei cow boy
col cappello a larghe tese
pronti per le nuove imprese.
Su quell’auto noleggiata
già da casa prenotata
hanno issato la bandiera
penso ancora tutta intera.
Or non resta che partire
(entusiasmo a non finire!)
ed iniziano quel viaggio
che prevede un grande raggio.
Sono molti i luoghi visti
certi insoliti ai turisti:
son costretta qui a tagliare
per il rischio di annoiare.
Sceglierò dell’avventura
ciò che tratta di natura
dagli spazi sterminati
agli stretti e limitati.
Tutti i nomi non ricordo
ma di certo non mi scordo
quei paesaggi strabilianti
direi anzi affascinanti.
Cominciam dai monumenti
fatti a quattro presidenti
dominanti lassù in alto:
ti colpiscono senz’altro.
E puoi a un tratto contemplare
lo spettacolo irreale
di pinnacoli assai fitti
che si alzano ben dritti.
Poi cunicoli un po’ strani
che i nativi americani
per difendersi han creato …
e rimani senza fiato.
Poiché scale a non finire
devi scendere e salire
stando attento a quei gradini
molto ripidi e strettini.
Ora a terra ecco apparire
e ti fanno sbalordire
tronchi d’albero allineati
che si son pietrificati.
Ci son pietre in quantità
ma con grande civiltà
mai nessun le va a rubare,
ci si limita a guardare.
Puoi ammirar lungo la via
proprio nella prateria
di gran sabbia le colline
pur se al mar non son vicine.
Completato il lungo giro
(complimenti, io li ammiro!)
arrivata ormai la sera
c’è l’ammaina bandiera.
E notiam che il tricolore
ha acquistato più valore
col suo aspetto un po’ usurato
ed il rosso sfilacciato.
Segno certo assai evidente
di quel viaggio sorprendente:
non sarà accantonato,
ma con cura conservato.
Non mi resta altro da dire
devo quindi qui finire
dando spazio alla lezione
che darà nuova emozione.
Autore articolo: Piera C.
Fotografie: Massimo Stefanoni