Polenta e pellagra

La Pellagra è una malattia di cui pochi conoscono l’esistenza, perché in Italia non esiste più. Il nome internazionale deriva da pelle agra, in quanto così fu descritta da Francesco Frapoli un medico di Milano. Era endemica nelle zone del veneto dove i contadini poveri si cibavano esclusivamente di polenta di mais. Nei primi anni del 1900 raggiunse proporzioni di epidemia tra la popolazione bianca degli Stati Uniti del Sud. Josef Goldberger epidemiologo a quel tempo suggerì che era dovuta alla alimentazione e lo provò anche con alcuni esperimenti, ma la sua tesi non ebbe molto seguito. Fu nel 1937 che grazie agli studi di Conrad Arnold Elvenhjem si scoprì che la niacina poteva curare la pellagra.
Questa malattia è dovuta alla carenza o al mancato assorbimento delle vitamine del gruppo B. Queste vitamine sono presenti nel mais, ma in forma che non possono essere assorbite. La domanda che faccio al corso “Capire l’Agricoltura”. Perché gli indiani dell’America del Nord e gli Indios del Messico e altre popolazioni native non erano affette da questa malattia anche se la loro alimentazione faceva largo uso del Mais? La risposta l’ho vista confermata in un documentario sulla cucina Navajos trasmesso recentemente dalla televisione. Con il mais, anche i Navajos fanno una specie di polenta, ma uno degli ingredienti è la cenere. Mentre in Messico il mais prima di fare le tortille viene trattato con calce in un processo che prende il nome dalla lingua azteca di nixtamalizzazione. In questo modo si rendono assimilabili Niacina e Triptofano che impediscono l’insorgere della malattia.
Una conclusione che si può trarre da questa storia è di adottare una alimentazione molto variata, sopratutto per i vegetariani, perché nessun alimento singolo, contiene tutti le sostanze nutritive di cui abbiamo bisogno.

Preparazione delle tortillas di mais all’aperto in località “La Marquesa” Ciudad de Mexico. (Foto: © RC)
Preparazione delle tortillas di mais all’aperto in località “La Marquesa” Ciudad de Mexico. (Foto: © RC)

Autore articolo: Ruggero Cimatti

2 thoughts on “Polenta e pellagra”

  1. Mi dispiace per il dott. Josef Goldberger: malgrado le sue teorie e gli esperimenti portati, non è stato preso in considerazione. Ciò avviene spesso per chi ha idee innovative. In pratica le vitamine del gruppo B non vengono assorbite, perchè nel mais non è presente la niacina.
    Io sono allergica al nichel e l’allergologo, tra i cibi che non devo assumere, ha messo proprio il mais: non so se perchè il mais contenga nichel o se contenga qualche sostanza che “sviluppa” nichel.
    Interessante anche quello che dici delle altre popolazioni dell’America.
    Alba

  2. Non lo sapevo, ma una ricerca su internet mi ha confermato che il mais contiene nichel.
    Pare 0,4mg/kg. Essendo un metallo non è sviluppato da qualche sostanza, ma assorbito dal terreno.
    Non sono un allergologo e quindi non posso che consigliarti di seguire i consigli di chi ha conoscenza ed esperienza in questa materia.

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