Quale pizza?

pizza

Ma che bello, una pizzata
ora è stata programmata
per poterci salutare
ed il corso completare:
basta sceglier nella lista
che qui tengo ben in vista.

 Parlo d’una sessantina
e mi viene l’acqualina …
ci son semplici o sfiziose
molto note o misteriose,
ma finisco per optare
poi per quella elementare.

 Perché penso ad una storia
che racconto qui a memoria
e che tutti conosciamo
ma non sempre ricordiamo:
con la sua semplicità
forse un tocco in più darà.

 Un bel giorno fu servita
una pizza a Margherita,
la regina di Savoia,
ed il cuoco con gran gioia
ebbe allora una trovata
ancor oggi tramandata.

 Un dilemma venne fuori:
con i rossi pomodori
e la mozzarella bianca
ora il verde proprio manca,
e sul piatto che ci metto
perché infine sia perfetto?

 Ecco il cuoco che raccoglie
di basilico due foglie
ed è pronto il tricolore
che lui offre con il cuore
alla nobile Sovrana:
una pizza bella e sana.

 Dicon che da quel momento
(così almeno a quanto sento)
si chiamò poi “margherita”
quella pizza sì farcita,
ed ancor per tradizione
con quel nome si propone.

 Ecco qui rivalutata
quella semplice portata
che non spicca certamente
e sta lì modestamente,
ma pur senza alcuna boria
ha comunque una gran storia.

 pizza-patriottica

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Autore articolo: Piera C.

                                                                                                                      

2 thoughts on “Quale pizza?”

  1. Avatar photo
    Alessandro Bossi

    Una bella storia e, come sempre, una grande Piera, che ha preso spunto dalla pizzata di fine corso di Massimo Stefanoni.

  2. Bravissima Piera, come sempre: la tua poesia fa venir l’acquolina in bocca forse ancor di più delle saporite originali gustate all’Uni Ter grazie alla… gastronomica iniziativa del nostro Grande Teacher Massimo!

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