COME STA IL PIANETA CHE CI OSPITA (11)

SEBASTIÃO SALGADO. AMAZÔNIA – domenica ho visitato la mostra allestita alla Fabbrica del Vapore a Milano. Qui sono esposte più di 200 fotografie in bianco e nero scattate da Salgado in Amazzonia. Sono fotografie molto belle che descrivono quello che viene chiamato il polmone verde del pianeta …. i fiumi, la vegetazione, l’ambiente climatico e gli indigeni che lo abitano ed orgogliosamente cercano di difenderlo e preservarlo. Le fotografie sono accompagnate da pannelli in cui vengono descritte le caratteristiche dei vari ambienti e il loro effetto sull’intero pianeta.

… e vi propongo il contenuto di un pannello intitolato FIUMI VOLANTI – Dissetare l’intero continente. Una delle caratteristiche più straordinarie – e forse meno conosciute – della foresta pluviale amazzonica è il fenomeno dei cosiddetti “fiumi volanti”. Questi “fiumi aerei” carichi di umidità si formano sopra la giungla e si estendono su gran parte del continente sudamericano. Ogni giorno il Rio delle Amazzoni riversa sull’Oceano Atlantico 17 miliardi di tonnellate d’acqua, ma gli scienziati stimano che il volume d’acqua spostato dai fiumi volanti della regione sia ancora maggiore e che 20 miliardi di tonnellate di acqua al giorno si innalzino nell’atmosfera dalla foresta pluviale, giustamente soprannominata “Oceano Verde”. Ma a stupire è soprattutto la scala di tale fenomeno. Un grande albero può prelevare acqua fino a 60 metri di profondità e produrne fino a 1.000 litri al giorno. E poiché il processo si ripete per ciascun albero presente, ovvero tra i 400 e i 600 miliardi di volte, è facile comprendere come la foresta amazzonica generi un’enorme percentuale dell’acqua che poi riceve sotto forma di pioggia.

I “fiumi volanti” sono essenziali per il benessere di decine di milioni di persone, soprattutto in Brasile, ma influenzano anche i modelli climatici dell’intero pianeta e, a loro volta, subiscono gli effetti della deforestazione e del riscaldamento globale. In entrambi i casi, ciò che avviene in Amazzonia è una variabile fondamentale.

Gli scienziati ritengono che, a causa del processo di deforestazione sempre più rapido e dei cambiamenti climatici in atto, la temperatura del bacino al livello del suolo sia già aumentata di 1,5°C e sia destinata ad aumentare di altri 2°C se il trend attuale non subirà variazioni. Allo stesso modo, come conseguenza del riscaldamento globale, si teme una riduzione delle precipitazioni annue compresa tra il 10% e il 20%.

Quindi non è solo un grande polmone verde che assorbe CO2 e rilascia ossigeno, è anche una fonte essenziale per l’acqua di tutto il pianeta. Guardare l’Amazzonia vuol dire anche vedere come muteranno le condizioni di tutto il pianeta …. Visitare questa mostra aiuta a prenderne coscienza.


Appuntamento con i dati sull’anidride carbonica
aggiornamento al 8/09 dei dati rilevati sulla presenza della CO2 nell’atmosfera.

(1) Mauna Loa Observatory
https://gml.noaa.gov/ccgg/trends/monthly.html

(2) Monte Cimone (Appennino modenese)
https://www.meteoam.it/it/osservazione-co2


Autore articolo: Vittorio Livraghi

 

 

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