COME STA IL PIANETA CHE CI OSPITA (22)

La riflessione di oggi è sulle conseguenze di una attività umana che purtroppo in questo periodo è sempre più all’ordine del giorno e provoca molta apprensione e preoccupazione: la guerra.

Al dramma umano che si vive nella striscia di Gaza e quello provocato dal terribile attacco perpetrato da Hamas il 7 ottobre in territorio israeliano e la cattura di ostaggi civili … con il conflitto in atto si aggiunge una elevata produzione di anidride carbonica dovuta alle attività militari in atto.

Da uno studio effettuato da ricercatori dell’Università Qeen Mary di Londra è risultato che, ad una prima stima, l’anidride carbonica prodotta dal conflitto in atto nella striscia di Gaza e nei territori limitrofi in 60 giorni ammonta a 281.000 tonnellate. Di queste circa la metà sono dovute all’attività degli aerei cargo statunitensi che trasportano rifornimenti militari per Israele.

Nello stesso periodo i razzi lanciati da Hamas e dal Libano su Israele hanno generato circa 713 tonnellate di CO2.

Se poi si tiene conto della ricostruzione post bellica delle città semi-distrutte, si stima che, utilizzando le tecniche attuali, si genereranno 30 milioni di tonnellate di gas serra … quanto le emissioni di un anno in Nuova Zelanda.

A danno si aggiunge danno, come in una catena di causa-effetto che non fa altro che peggiorare la salute del “pianeta che ci ospita”…..

Qui sotto il link con cui potrete accedere all’articolo del The Guardian che ha pubblicato un resoconto dello studio.

https://www.theguardian.com/world/2024/jan/09/emissions-gaza-israel-hamas-war-climate-change 

Autore articolo: Vittorio Livraghi

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