due passi per Milano: parte 4

Non posso di certo ignorare l’invito della attenta e competente regia, ad evitare certi cedimenti meramente descrittivi come quelli della City, a discapito di rappresentazioni dove prevalga la  mia personale componente interpretativa (apprezzamento che mi lusinga non poco). Provvedo subito ad esaudire il garbato invito rivoltomi da Emilio, con la prima foto ( By,by…) con la quale mi congedo dalla City e, con essa, da tentazioni prevalentemente documentaristiche. Spero con le successive di rientrare nel genere che anch’io prediligo, genere che vede la componente emozionale prevalere rispetto alla rappresentazione del soggetto reale. In quest’ottica, però, la domanda di chi osserva la foto sarà su cosa questa gli trasmetta in termini di sensazioni piuttosto di cosa essa rappresenti. Questo è quanto mi proporrei di ottenere con le immagini di oggi.

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Spero di esserci riuscito, ed in questo il vostro parere sarebbe per me veramente prezioso . BUONA VISIONE A TUTTI
Autore articolo e foto: Domenico Travaglini

4 thoughts on “due passi per Milano: parte 4”

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    Alba Bordini

    Mi piace molto “By, by City”, mi ricorda “Strutture cromatiche”.
    Come tu dici, Domenico, chi osserva le altre foto, oltre alle sensazioni che prova, può anche chiedersi cosa rappresentino: per “Mezzogiorno al parcheggio” devo dire che mi ha aiutato molto il titolo; “R…etrò”mi piace per i colori dominanti, i colori caldi dal giallo al rosso ed ha attirato la mia attenzione per tutti quei tubi gialli e l’arco con i raggi convergenti che danno profondità. Ma quella che più mi incuriosisce è “Conversazione”: dapprima ho pensato alla parete di una doccia, poi mi sono detta che come doccia era un po’ troppo grande, infine……ti chiedo: come mai hai scattato malgrado il foglio appiccicato con lo scotch o forse è proprio questo foglio che volevi ritrarre?
    Alba

    1. Cara Alba,ti ringrazio perchè con le tue giuste osservazioni mi dai l’opportunità di dire qualcosa su questi scatti.In effetti la foto BY,by…riporta sulla sinistra una struttura prospettica per la quale ho avuto un bel daffare a trovare il giusto angolo di ripresa.E’ comunque l ‘esempio di un genere fotografico molto attuale, di cui spero di pubblicare ancora qualcosa in seguito.Per quanto riguarda R..etro’ la tua interpretazione è corretta. Ti inviterei a considerare il ruolo non secondario della silouette dell’uomo che esce dalla scala mobile.Insisterò ancora sull’importanza della silouette, sopratutto se in posizione di “passeggio”in quanto in grado di risolvere molte rappresentazioni in senso dinamico.Per quanto infine riguarda la “Conversazione”il segreto è lo stesso della “nota fantasma ” nel Jazz:la nota non c’e’ ,ma si sentecome se ci fosse. Cosi’ vale per il resto del corpo(o dei corpi ) nella foto.Per quanto riguarda il cartellino attaccato con lo scotch, avrei voluto toglierlo ,ma ero davanti agli uffici della matropolitana ,ed avrei perso il…momento magico Ciao a presto Domenico

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    Alba Bordini

    Grazie Domenico per le precisazioni sulle tue foto: si possono trasformare in suggerimenti utili per scattare buone fotografie.
    Sono contenta di sapere che avresti voluto staccare quel foglio appiccicato con lo scotch.
    Auguri per una lieta Pasqua.
    Alba

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