I BEATITUDIN D’ONA SPOSA – L’omaggio di Edo a tutte le donne dell’ Uni Ter

Ada Lauzi
Ada Lauzi

Beata tì, se denter el tò coeur
el sarà semper Lù a tegnì el primm post.
Beata tì, se on bell tocchell de rost
el sarà semper pront in la cusina.

Beata tì, se, brava col borsin,
te saree bòna a governà la spesa
e (senza ofesa) a regolà i caprizzi
che (anca in rima) vann d’accord coi vizzi.

Beata tì, e serena la toa ment
se, come perla denter la conchiglia,
sarann i bei regord de la famiglia
tegnuu d’esempi e santo insegnament.

Beata tì, beata, beata in quell moment
che stretta in di sò brasc, senza fiadà,
te ghe faree savè che l’è “papà”
e intorna tutt el mond el sarà nient.

Beata tì, se sul faccin seren
se leggiarà la pas de la coscienza,
se in del tò coeur, la Fed e la Speranza,
sarann i prei che fa de fondament.

Beata tì e Lù se sarii bon
de fà durà la gioia de sto moment
fina ai “benis d’argent” e pussee in là,
come se dis: per on’eternità.

Ciami scusa a la vostra cortesia
se l’hoo tirada in longh on tantinott,
ma, de beatitudin ghe n’è vott,
hoo rispettaaa la norma e così sia.

Ada Lauzi

Festa-Delle-Donne

Autore articolo: Edo Bossi

4 thoughts on “I BEATITUDIN D’ONA SPOSA – L’omaggio di Edo a tutte le donne dell’ Uni Ter”

  1. Piera Cannizzaro

    Grazie Edo, per il regalo che hai saputo farci.
    E grazie alla poetessa Ada Lauzi, che ci ha ricordato in questi versi, senza enfasi o retorica, sensazioni e sentimenti di tante donne, colte nella loro quotidianità.
    Piera C.

  2. Giorgio Fiorini

    Complimenti ad Edo per il bell’omaggio offerto alle donne. Le parole della poetessa Ada Lauzi, come spesso quelle offerte dall’altra poetessa di casa UNI TER, Piera Cannizzaro, sono anche la testimonianza dell’importanza elargita dalla poesia a beneficio di una più profonda consapevolezza dell’universo femminile. Un universo fondamentale e decisivo, che non nasce nei “salotti bene” della cultura ufficiale: non sono le Kalho, le Callas o le Artemisia che sorreggono il peso della società, ma la donna (e l’uomo) comune. Un “insieme” che non apparirà in nessuna antologia, ma fondamentale per l’evoluzione della specie “homo sapiens”: nel bene e nel male.

    1. Piera Cannizzaro

      Caro Giorgio,
      non so se te ne rendi conto, ma l’accostamento tra le poesie di Ada Lauzi e i miei versi “casarecci” è piuttosto … irriverente.
      Sono invece pienamente d’accordo con le tue osservazioni sull’importanza di donne e uomini “comuni”, che spendono le loro energie e il loro affetto, giorno dopo giorno, contribuendo al bene delle persone a loro vicine, senza entrare … nella luce dei riflettori.

  3. Giorgio Fiorini

    Cara Piera, non c’è stata nessuna irrivelenza accostando te a Ada Lauzi: la poesia è soprattutto parola che esprime sentimenti, prima ancora che metrica e sapiente tecnica. Tutti siamo poeti, anche se per alcuni, chi scrive poesie dopo i diciotto anni è o un vero poeta, o un illuso…Forse chi afferma questa pseudo-verità appartiene alla categoria dei frustrati, incapaci di accettare la loro insensibilità.

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