- Partiamo da una semplice uguaglianza, ponendo
a = b -
Ricordando che se si effettua la stessa operazione da ambo le parti dell’uguale il risultato non cambia, moltiplichiamo entrambi i membri per una stessa quantità (p. es. “a”) :
a x a = b x a -
ora sottraiamo a entrambi i membri una stessa quantità (p. es. “b2”) :
a2 – b2 = b * a – b2 -
applichiamo le regole della scomposizione al termine di sinistra e raccogliamo il fattor comune nel termine di destra:
(a – b) x (a + b) = b x (a – b ) -
ora dividiamo da entrambe le parti dell’uguale per la stessa quantità “a-b” , cioè “semplifichiamo” per “(a-b)” :
(a – b) x (a + b) = b x (a – b)
ottenendo quindi
(a + b ) = b
riprendendo l’ipotesi iniziale (punto 1) secondo la quale a=b, possiamo sostituire “a” con “b” :
b + b = b, da cui segue
2 b = b
e quindi….
2 = 1 !!!!
Dove sta l’errore ?…….(ammesso che ci sia…)
Autore articolo: Silvia Folegati
a-b =0 la divisione per zero non è definita.
d’altro canto 2b = b ha anche come soluzione b=0
cordialità
f. campadelli
Ma dai, se lo sapevi non dovevi dare subito la soluzione! Adesso nessuno più si cimenta a trovare una risposta …
Comunque, sempre per allenare la mente, risolvi questo:
Alla fine degli anni ‘60 andava di moda un calendario da scrivania dove i numeri dei giorni erano scritti su due cubi.
Vi siete mai chiesti come dovevano essere incisi i numeri dei giorni su i due cubi per poterli rappresentare tutti?
non è che lo sapessi l’ho dedotto dalla domanda
ciao
fabio
potrebbe essere 1,2,3,4,5,6 – 0,1,2,7,8,9
Calendario a cubi: due 0, perchè occorre più di sei volte, due 1 e due 2, per i giorni 11 e 22. Ovviamente su cubi diversi, perchè poverini hanno solo sei facce.
Sì ma così ti restano 6 facce e devi metterci 7 numeri (3,4,5,6,7,8 e 9)
Già, ti sei capovolto ed hai ridotto di un numero.
SEI capovolto fornisce il settimo numero.