Le frontiere dell’informatica

Nel nuovo corso di informatica UNI TER “informatica utile e dilettevole” abbiamo svolto nel mese di Febbraio una lezione sull’utilizzo di tablet e smartphone.
Durante le varie spiegazioni di questi “moderni apparati” sono sorte alcune considerazioni che vorrei discutere con voi.
Ognuno di noi utilizza quotidianamente degli strumenti informatici per controllare la propria posta elettronica, per andare in internet a cercare quello che ci può servire, ci colleghiamo con skype, magari utilizziamo l’ambiente dei Social Network, insomma parecchie cose che in una parola sola possiamo chiamare “comunicazione”.
E’ molto importante che alla nostra bella età cerchiamo di collegarci con gli altri, che siano amici e/o parenti, magari nello stesso modo che fanno i nostri figli e i nostri nipoti, cercando di usare al meglio nuovi ambienti come WhatsApp, Twitter, Facebook, Skype, etc.
Forse fino a tre anni fa (ma anche adesso) ci si accontentava di utilizzare un personal computer, un notebook, un PC fisso o un portatile per fare le nostre cose, ma come spiegavo al corso ci è quasi piovuto tra le mani senza preavviso un tablet o uno smartphone o qualcosa del genere.
Ce l’hanno regalato? L’abbiamo comprato perché era in offerta al supermercato, e l’abbiamo preso perché ce l’hanno tutti, magari poi ci siamo accontentati di usarlo con il solo WiFi, per risparmiare, oppure l’abbiamo preso con il “3G (modem)” e quindi abbiamo sottoscritto un abbonamento con i vari gestori telefonici.

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Quegli abbonamenti che vanno più forte sono illimitati, “puoi scaricare tutto e vedere tutto”, quelli pubblicizzati ogni 30 minuti su qualsiasi TV o che trovate in qualunque centro commerciale, che alla fine non è detto che ti diano quello che ti “vendono” ma l’unica cosa sicura è che “possiamo pagare l’abbonamento”.

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Ma la riflessione più importante è la seguente: abbiamo stabilito che TRE ANNI FA utilizzavano un computer, ora lo abbiamo, ma abbiamo anche un tablet, uno smartphone e cose simili, ma TRA TRE ANNI che cosa utilizzeremo?
Forse non lo sappiamo, forse ci terremo stretti quello che abbiamo adesso ma non per molto tempo, ancora per poco, pensateci un attimo solo, quello che utilizzeremo TRA TRE ANNI è proprio quello che ci impone il mercato, “non abbiamo scampo”.

Ciao

Autore articolo: Domenico Preite

4 thoughts on “Le frontiere dell’informatica”

  1. Giorgio Fiorini

    Caro Domenico, interessanti considerazioni che aprono la porta ad altre:come affrontare la dittatura del mercato?Come utilizzare a nostro vantaggio lo sviluppo tecnologico? Come sviluppare una cittadinanza digitale che possa sentirsi tutelata durante il nostro accesso alla rete ecc.. A parte invierò un estratto di un mio articolo che in una certa misura si collega ad un aspetto della nuova dimensione tecnologica e che riguarda il fenomeno dei “troll”
    Ciao, Giorgio

  2. Massimo Stefanoni

    Ciao Domenico, un saluto a tutti gli amici del blog UNI TER.
    Come recente “adepto” della grande famiglia UNI TER mi fa piacere poter dare il mio contributo a questa interessante discussione: i fatti riportati mi hanno visto attore a pieno.

    L’ìinformatica ha completamente sconvolto (migliorato ? Io penso di si) il nostro modo di affrontare le varie necessità: si può tranquillamente affermare che ogni 3 anni si affronta una nuova “era tecnologica”. In effetti da quando i primi Personal Computer si sono timidamente affacciati sul mercato (verso la fine degli anni ’80) ora ci chiediamo “ma come si faceva senza ?”.

    Porto un piccolo aneddoto personale: quando mi sono laureato nel 1980 lavoravo per una importante ditta di telecomunicazioni, tecnologicamente avanzata leader di mercato: tra i primi ho utilizzato al posto della macchina da scrivere il computer centrale IBM (aveva bisogno di grande spazio, l’equivalente di un mega appartamento) per scriverla e stamparla. Per i disegni mi ero fatto aiutare dalle “disegnatrici” con le loro “magiche manine”: risultato finale ottimo.
    Recentemente con la mia figlia più grande (nata nel 1983) abbiamo riordinato una libreria e trovato la mia tesi: l’ha aperta, visto i disgni e mi ha detto “ma papà, perchè non hai usato il PC per farla ?”
    Peccato che i PC sono usciti ben dopo ….

    Questo per far presente come la nuona generazione “digitale” non ha i retaggi del passato, hanno molta più facilità a gestire qualsiasi novità tecnologica che si è affacciata e si affaccerà sul mercato.

    Sarà comunque il mercato a definire le novità della “frontiera digitale” che ci troveremo sui banchi nei negozi: ricordate quando abbiamo avuto a disposizione la TV a colori ? Tanti si eano chiesti “ma perchè cambiare ? A noi va bene così”, ora sfido chiunque ad accettare di ritornare a quello che avevamo prima.

    Il mio pensiero sulla utilità delle nuove tecnologie informatiche è quindi: ne potevamo sicuramente fare a meno (per secoli generazioni sono vissute senza), ma altrettanto sicuramente orizzonti per secoli sconosciuti sono ora alla portata di tutti.
    Chi adesso non ha un cellulare, tanto per fare un altro esempio ? E poi con programmi per comunicazione globale come Skype possiamo parlare (e vedere) con conoscenti/parenti sparsi in ogni angolo del mondo senza più dover pagare salate tariffe telefoniche.

    Al prossimo SMS, MMS, email, ……. la mia utenza Skype è el_poope 🙂

  3. Francesco Bassi

    Naturalmente con la nuova teconologia ci ha dato delle possibilità comunicative che ieri non avevamo; basta pensare che prima per poter telefonare ai genitori quando si era in ferie, si dove fare delle interminabili code davanti alle cabine telefoniche. Ora tutto ciò non avviene grazie ai mezzi che abbiamo a disposizione.
    Siamo sempre reperibili per tutta la giornata ( ad eccezione di quelle persone che pur avendo il telefonino, quando escono lo lasciano a casa)
    Difatti ora se per caso non ci teniamo aggiornati alle nuove tecnologie restiamo due passi indietro.
    Non mi dilungo perchè si dovrebbe scrivere un poema.

  4. Francesca Grotto

    Ho letto con interesse il blog di Domenico e le relative risposte. In effetti la tecnologia è sempre in evoluzione, anche in casa basta osservare come sono cambiate in poco tempo le televisioni, le radio e anche gli apparati per ascoltare la musica. I computer poi una volta erano grandi e grossi adesso sono molto più piccoli e leggeri, per non parlare poi delle piccole magie che si possono fare con un semplice smartphone. Qualche anno fa occorrevano cavi in tutta la casa per collegare i computer, ora con il WiFi possiamo utilizzarlo perfino sul balcone. Tutto cambia tutto è più moderno, a volte vediamo un nuovo apparato magari in mano a uno dei nostri nipotini e subito lo vogliamo anche noi per essere bravi come loro. E quante cose che abbiamo accantonato, la macchina da scrivere, quei bellissimi 33 Giri e anche i 45 giri strumenti un tempo strumenti fondamentali per ascoltare la nostra musica. Certo è vero è la legge del mercato lo “suggerisce lui” cosa dobbiamo utilizzare e purtroppo come è meglio spendere i nostri denari.
    Ciao Francesca

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