E’ ormai abitudine alla conclusione dei corsi internet, nell’ultima lezione fare qualcosa di speciale per salutare gli allievi che hanno partecipato al corso.
Questa volta è stata invitata la famosa Rockstar anglosassone Peter Markesain.
Abbiamo contattato Peter mentre era in una serie di concerti internazionali, l’ultimo era a Lugano qui vicino e la fortuna ci ha permesso di averlo con noi.
Le circostanze sono state fortunate perché doveva venire ad Arese a trovare lo zio, un famoso cantautore milanese di fama aresina, un certo Cesarun Parasun.
Dobbiamo ringraziare Peter che con un italiano piuttosto stentato ci ha detto di chiamarlo “Pierino”.
Le performance in aula sono state esilaranti, abbiamo dovute fermare 2 ragazze che si strappavano i capelli impazzite dalla presenza della Rockstar.
Ma quando il concerto da solista è iniziato, tutti zitti e seduti ad ascoltare la musica.
Pierino ci ha fatto sentire alcune vecchie canzoni dell’Equipe 84 tradotte in inglese e rese rocckeggianti. Alcuni allievi hanno perfino versato qualche lacrimuccia.
Dopo un ruggente quarto d’ora abbiamo lasciato andare la Rockstar che la sera doveva suonare un concerto a Londra, l’abbiamo salutato felicemente e non ha voluto nessun danaro perché ci ha fatto capire che tra volontari, tutti sono amici, e tutti si devono divertire.
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Autore articolo: Francesca Grotto
C’ero anch’io è stato parecchio divertente, bravi
Un altro esempio di come corsi formalmente “tecnologici”, si trasformano, grazie alla predisposizione e empatia dei docenti, in incontri che abbinano la tecnologia alla creatività. Direi che sono corsi
“tecnico-umanistici” che impiegano internet anche ai fini di uno sviluppo dei rapporti interpersonali. In altre parole: il web è usato come un mezzo a servizio della persona e non la persona dipendente dal “Grande fratello”. Bravi! Giorgio
Cari amici, ho notato che i miei post portano l’orario invernale:
non è che il sistema pensa che invii i miei commenti ancora dalle Canarie? 🙂