Parole e azioni

Non ho letto molti testi religiosi, sebbene consigliato di farlo, anche perché frenato dal mio agnosticismo. Sono stato però colpito da una frase di un autore americano Raymond Carver. Lo scrittore, in uno dei suoi testi, “Meditazione su una frase di Santa Teresa”, riporta le seguenti parole della santa: «Le parole conducono alle azioni. Preparano l’anima, la rendono pronta e la commuovono sino alla tenerezza». Un pensiero così, portato ai nostri giorni dalla distanza dei tempi della santa, appare strano, direi forse anche ingenuo. Eppure, mi ha colpito questa eco lontana di un concetto un po’ anomalo per la nostra epoca, poco disponibile a sostenere l’importanza del collegamento tra ciò che diciamo e ciò che facciamo. C’è qualcosa di universale in quelle parole, pur avvolte in un’aurea di candida esaltazione mistica. Mi perdoni la santa per essermi espresso con “candida esaltazione”. Così pure il mio io materialista mi mostri indulgenza per aver aperto le porte a un concetto ascetico al quale non è abituato.  Confesso che sono abituato a usare la parola “anima” solo al maschile, non nel senso che non metto l’apostrofo nelle parole “un anima”, ma per l’abitudine a voler connotare con tale termine significati che nulla hanno di romantico o trascendentale. Devo anche riconoscere che “anima” è una parola che non incontro molto spesso, se non nella sezione “soul” di una play list di i-tune, o in qualche discussione con amici credenti che la impiegano con una certa parsimonia per rispetto nei miei confronti di agnostico incallito. Comunque, ciò che mi ha particolarmente colpito nel pensiero di santa Teresa è il collegamento espresso tra parole e azioni. Un legame che è di estrema importanza per valutare il profilo e il calibro umano di una persona, di un leader politico o di un capo carismatico. Troppo spesso ci rivestiamo di bei discorsi, di belle parole, incapsulate in una più o meno efficace retorica, senza preoccuparci di dar poi seguito con coerenza a quanto espresso verbalmente. Lo spirito delle parole, o dell’anima per coloro cui è più facile rivendicare questo termine, invoca di concretare in azioni pertinenti ciò che si afferma o si proclama di fare nei vari contesti sociali: in famiglia, in un consiglio associativo, nei social, o nei talk-show. Tra il dire e il fare non ci deve essere il mare, ma una coerente e puntuale azione. Sperando, naturalmente, che chi parla capisca il significato delle parole e la natura dei propri pensieri, e sia in grado di discriminare il vero e il falso, il giusto e l’ingiusto contenuto in essi.

Raymond Carver

Autore articolo: Giorgio Fiorini

1 thought on “Parole e azioni”

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    Alessandro Bossi

    Già, veramente insolita. Da buon milanese operoso io sono fedele al “Fatti, non parole” e chissà cosa mi perdo …
    O no? Ma sono così lontano dalla “santità” che quasi non me ne accorgo.
    Grazie Giorgio per la riflessione, ne terrò conto.

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