UNA BELLA ASSEMBLEA CON SPUNTI DI RIFLESSIONE: AIUTACI A CAPIRE

Una bella Assemblea quella del 20 dicembre scorso con tante novità, una buona presenza di Soci (alla fine eravamo 214), un intermezzo musicale di grande valore e un simpatico brindisi che ha concluso degnamente il pomeriggio.

C’è stata anche qualche esternazione da parte del nostro Presidente Gianfranco Lavezzi ed è qui che vorrei soffermarmi. Sono troppo coinvolto per non essere di parte e perciò non esprimerò alcun giudizio, ma capire è doveroso per rispondere sempre meglio a ciò che i Soci vogliono.

La domanda quindi è: perché alcuni corsi vengono disertati ed altri lamentano uno sparuto numero di  presenze?

Tanto per essere concreti, io farei due esempi:

  1. Il corso Frammenti della storia d’Italia nel periodo fascista era articolato su 12 interventi con ben 9 diversi relatori. Come ben spiegato dal prof. Padelli, il corso non era incentrato sul fascismo, ma sul costume degli italiani in quel periodo storico. Alla fine ha raccolto solo 4 adesioni ed ha dovuto essere cancellato.
  2. Il corso Capire l’agricoltura si è concluso dopo 8 lezioni di Ruggero Cimatti con 10 partecipanti.
    L’agricoltura è la grande madre che tutti ci sostenta , seconda solo al Sole dal quale il nostro pianeta trae tutta l’energia di cui dispone.
    Grazie all’encomiabile preparazione di Ruggero, il corso indirizzava anche temi di scottante attualità come clonazione, biologico e perfino i famigerati OGM. Possibile che un’associazione culturale come la nostra sia così indifferente a questi temi?

Teniamo conto che, a causa dell’elevato numero di corsi in programma, vi sono sempre corsi che si svolgono in contemporanea  e che quindi uno è costretto a scegliere in funzione della propria priorità.
Per essere più precisi, vi sono sempre mediamente 5 corsi che si tengono nel medesimo orario, ma può questo essere un fattore limitante quando si hanno circa 850 Soci?

Un altro fattore negativo potrebbe essere l’elevato numero di corsi che uno già frequenta. Ma anche qui i dati non ci danno sostegno: circa 650 Soci frequentano due corsi  o meno e solo 200 ne frequentano tre o più di tre.

Ecco quindi che, in mancanza di dati a supporto, ci è proprio necessario il tuo aiuto per capire il fenomeno. Tu come la vedi?

Alessandro

8 thoughts on “UNA BELLA ASSEMBLEA CON SPUNTI DI RIFLESSIONE: AIUTACI A CAPIRE”

  1. Per i nuovi corsi, come quello sull’agricoltura, credo dipenda anche dalla non conoscenza di cosa verrà effettivamente trattato, quindi solo chi è veramente interessato all’argomento si iscrive. Poi i commenti positivi dei partecipanti pubblicizzano il corso e nella edizione succesiva può avere più iscritti.
    Credo che questo blog, dovrebbe stimolare i partecipanti dei corsi, ad esprimere i loro commenti e quindi far conoscere agli altri soci, corsi che magari in prima battuta possono essere considerati non di proprio interesse.

  2. Concordo con Francesco, certo l’ideale sarebbe pubblicizzare i corsi molto tempo prima delle iscrizioni, addirittura prima della chiusura di maggio.
    Certamente la cosa non è facile da attuare, ma oggi i soci fanno l’icrizione quasi senza sapere a quali corsi iscriversi.
    Livio

  3. ..forse non sono stati pubblicizzati a dovere e col dovuto anticipo, è però evidente che non esiste un perchè valido per tutti i corsi che hanno avuto poco seguito. Principalmente credo si tratta di problemateche dovute alla materia trattata che, è un po’ brutto dirlo, non interessa abbastanza. In più, avendo a disposizione un ventaglio di proposte molto ampio, spesso si scelgono corsi di più immediato impatto.

  4. Ruggero Cimatti

    Come docente del corso ” Capire l’Agricoltura” devo ammettere che il titolo non è molto appropriato per gli argomenti trattati durante il Corso. Mi spiace non aver trovato un titolo più accattivante e doverosamente più esplicativo. Non si è trattato di insegnare l’Agricoltura, ma attraverso la storia, la scienza e la tecnologia capire da dove proviene il cibo di cui ci nutriamo ogni giorno. Devo dire che le nove persone che hanno partecipato, mi hanno procurato grande soddisfazione per il loro genuino interesse e per l’attenzione che hanno prestato.
    Qualcuno mi ha già scritto che se ripeto il corso, parteciperà di nuovo.
    Sto riorganizzando il materiale in modo da renderlo più interessante e, se la direzione UNI TER sarà d’accordo, posso ripetere il corso iniziando verso la fine di febbraio 2013.
    Ruggero

  5. Tutti i punti di vista sopra esposti hanno a mio parere una certa validità. Anche per me sarebbe utile conoscere già prima della fine dell’anno accademico, i corsi nuovi proposti per l’anno successivo, almeno per quelli che inizieranno già dall’ottobre successivo. Si potrebbe fare una sorta di pre-iscrizione per valutare a priori l’effettivo gradimento tra i soci iscritti. Inoltre il corso nuovo proposto dovrebbe essere più ampiamente descritto e sul programma che il docente intende proporre. Trovo poi che in fase di presentazione dei corsi (di solito all’inizio di ottobre alla riapertura dell’anno accademico) questi non siano più ampiamente approfonditi (il titolo di per sè non dà l’idea del programma ecc.) e dovrebbe essere lasciata la possibilità ai soci presenti di richiedere ed ottenere i chiarimenti necessari.
    Grazie.
    P.S.: i passi fatti sono stati tanti e hanno apportato miglioramenti sempre maggiori nella complessità dell’organizzazione . Mi ricordo che tantissimi anni fa ..nella mia prima iscrizione ai corsi ricevevo l’elenco cartaceo dei corsi e lo leggevo per la prima volta e sul momento e dovevo decidere lì per lì quale corso scegliere e basarmi solo sul titolo e in frettissima in mezzo a un corridoio pieno di soci in attesa …

  6. Grazie per i commenti/suggerimenti che forse ci permettono di fare un passo avanti nella comprensione di questi fenomeni.
    Mi lascia però perplesso un fatto: con un impegno direi considerevole per docenti e organizzazione, il programma dei corsi viene già pubblicato e con buona attendibilità già verso giugno/luglio, cioè ben prima dell’inizio del prossimo Anno Accademico. Lo scorso anno il programma è stato annunciato sul Notiziario del 4 luglio e sul sito si potevano già trovare le schede dei corsi con tutte le informazioni di dettaglio (chi, cosa, quando, ecc.).
    Ma allora, tutte queste informazioni sono state ignorate? Oppure non sono sufficienti per una scelta consapevole dei corsi?
    Cosa ne dite, ad esempio, di pianificare, oltre alla conferenza di apertura, delle sessioni con i docenti per focalizzarsi sul contenuto dei loro corsi?
    Grazie ancora per l’aiuto che ci date.

  7. Elisabetta Scorza

    Si potrebbe pensare ad un open day in primavera, alla fine dei corsi di quest’anno, come fanno le università, una mezza giornata dedicata all’incontro fra docenti e noi studenti, dove noi possiamo fare le domande e i docenti illustrare i loro programmi.

  8. Mi pare ottio il suggerimento di Elisabetta,anche perche’ in questo incontro
    Si potrebbe discutere dei corsi attivi e fare valutazioni di nuove
    Proposte congiuntamente tra chi svolge i corsi e chi li segue.
    Ciao

Comments are closed.

Scroll to Top