SPETTACOLO CONCERTO MIGRANTI DI IERI E DI OGGI

SABATO 9 APRILE 2016 ORE 21 AUDITORIUM

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In occasione della Rassegna annuale ARESE IN…CANTO, sarà replicato, sabato 9 aprile alle ore 21.00 presso l’Auditorium Aldo Moro (ingresso libero) lo spettacolo – concerto MIGRANTI DI IERI E DI OGGI, presentato per la prima volta giovedì 4 Febbraio u.s. in occasione delle conferenze Uni Ter. Il tema trattato sarà l’emigrazione di massa degli italiani, a partire dal 1876 e fino agli anni settanta del novecento, verso le Americhe e l’Europa, con frequenti collegamenti con gli attuali grandi movimenti di migranti verso l’Italia e il continente europeo. Il lavoro, che si avvale anche di momenti recitativi, di poesie, racconti, documenti, di un grande numero di suggestive immagini d’epoca e, soprattutto, di canti tradizionali e brani d’autore interpretati dal coro Vittorio Tosto e dai solisti dell’Uni Ter, promette grandi emozioni nello spettatore e intende fornire spunti di riflessione. Autrice e regista dello spettacolo, nonchè direttrice del coro,  è la nostra socia Maria Grazia Vacalopulo, mentre Emma Pizzamiglio e Roberto Conti ne saranno i presentatori. Vi attendiamo numerosi!

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Autore articolo: Maria Grazia Vacalopulo

4 thoughts on “SPETTACOLO CONCERTO MIGRANTI DI IERI E DI OGGI”

  1. Ieri sera ho rivisto lo spettacolo: questa volta in versione più ampia e completa.
    Davvero commovente e coinvolgente. Il coro Uni Ter Vittorio Tosto (una persona speciale che troppo presto ci ha lasciato), è sempre più preparato; I ballerini, i presentatori ed uno scatenato Tito Valtorta hanno fatto il resto. Maria Grazia poi è stata la regina assoluta: regista, direttrice del coro, autrice, cantante.
    Sono davvero orgogliosa che l’Uni Ter sia anche questo!!!

  2. Piera Cannizzaro

    Avevo già visto lo spettacolo durante la conferenza del giovedì, e quindi non ho molto da aggiungere al commento di allora. Posso solo dire che, mentre mi aspettavo di seguirlo con maggior distacco (dato che già lo conoscevo), sono invece rimasta nuovamente emozionata e coinvolta dall’inizio alla fine.
    C’è stata anche qualche variazione rispetto al primo spettacolo. Quella più evidente è il momento in cui i coristi si trasformano in attori: eccoli in attesa della nave, alcuni accovacciati con i bimbi in braccio, altri con le loro chitarre, mentre qualche nota nostalgica proviene da un’armonica a bocca …
    Intanto, sullo schermo, scorrono immagini d’epoca, con i migranti in attesa…
    Ringrazio Maria Grazia e tutto il coro , per le emozioni che hanno saputo trasmetterci.
    Piera

  3. Maria Grazia Vacalopulo

    Grazie alle due gentili socie per i commenti favorevoli allo spettacolo concerto.
    Siamo stati molto contenti di vedere per la seconda volta – e di sera – l’Auditorium gremito di spettatori e di sentire i giudizi più che positivi del pubblico. Adesso l’auspicio rimane quello di vedere nel pubblico anche i giovani.
    Maria Grazia

  4. Pasquale Fantini

    Ciao Maria Grazia,
    i giovani di oggi si muovono su un binario differente dal nostro, fatto di ricordi emozioni e forse valori che con gli anni si sono consolidati nel nostro essere. Loro vivono intensamente l’era attuale fatta di informatica.
    Comunicano e condividono con i social network le loro aspirazioni, i loro interessi, le loro passioni. Tutto questo caratterizzato da una velocità incredibile.
    Il tempo per riflettere e confrontarsi forse non fa parte dell’attuale cultura.
    Ti ribadisco il mio pensiero che già conosci.
    Facciamo uscire la nostra associazione sul territorio, e soprattutto parlando di giovani portiamo lo spettacolo all’attenzione delle scuole in modo che almeno in alcune classi si discuta dell’attuale fenomeno migratorio, collegandolo come nello spettacolo, alle nostre radici.
    Ormai sono anni che, qualunque testata giornalistica e televisiva, riporta in prima pagina questo epocale processo.
    Abituiamoli a discutere e a fermarsi qualche attimo per riflettere, confrontarsi.
    A mio avviso, la scuola di oggi non ha più bisogni di alfabetizzare ma, di creare analisi e spirito critico.
    Sono sempre un po’ prolisso, scusami.
    Non ho parole per complimentarmi con te e con tutti interpreti della serata.
    Spettacolo unico ed emozionante.
    Pasquale

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